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Ci sono dei versi che non mi danno pace: E come avvien quand’uno è riscaldato, / Che le ferite per allor non sente; / Così colui, del colpo non accorto, / Andava combattendo ed era morto. E in particolare è quel del colpo non accorto, / Andava combattendo ed eraleggi »

Mio padre diceva che le parole sono come le frecce, hanno la punta affilata, sanno arrivare al bersaglio. Mio padre diceva che le parole sono come certi cani, le puoi ignorare per tutto il tempo, ma quelle se ne stanno lì, piantate accanto, preparate a farti compagnia.Mio padre diceva cheleggi »

A Cutro, mia madre bambina, per un pugno di anni, bagnò le sue estati. Ripeteva, da adulta, l’ accordo iniziale della fiaba sussurrata a più voci, da questi e altri minuscoli punti di sutura, sparsi a caso che abitò, in un girovagare da migrante fortunata. Oggi, non riconosco quel mareleggi »

Si accade sempre, Prima o poi, Basta mettersi in fila E attendere il proprio turno E’ un tempo di lunghe file, questo. Supermercati, ospedali, farmacie, ogni ingresso include l’attesa in coda, con gli occhi rivolti alla schiena dell’altro che ci sta davanti. Lui che entrerà prima di noi, perché èleggi »

Vola libera di Nicoletta Vallorani Anna Vanzan se n’è andata. I posti vuoti si moltiplicano in questo Natale di assenze, ombre che si affollano mentre ci affanniamo a dare un senso alle cose. Servono parole impossibili, che non arrivano comunque a tradurre una nostalgia vissuta alla lettera come il doloreleggi »

Tutto sommato non è stato granché. Un po’ di sangue qua e là, ma neanche troppo, qualche lamento subito soffocato dall’ultimo colpo alla nuca, venti secondi di tremito sul parquet del soggiorno e via, tutto finito. Più veloce di una sigaretta. E poi dicono che ammazzare è un’esperienza terribile, unaleggi »

Se ti comporti bene, mi diceva, avrai il tuo chupa chups fragola e panna. E se schiocchi un bacio qui, sulla guancia della tua mamma favolosa, una Rossana finirà subito nella tua boccuccia. Gliene davo tanti di baci, anche sulla testa, affogando il volto tra i capelli, perché delle caramelleleggi »

Pani dua un bochal di vino una aringa un quartuccio di bruscho un piatello di spinaci quatro alice tortegli due minestre di finocchio e un bochal tondo   Michelangelo BuonarrottiLa lista della spesa1518leggi »

Bisogna guardare oltre, avere lo sguardo proiettato nel futuro, la mente aperta al nuovo, essere creativi.Bello… sì davvero bello, un esercizio indispensabile, non c’è guru della comunicazione che non ti ripeta questo mantra costantemente… e che belli che sono! S’immortalano trionfanti nelle loro Ferrari o in mezzo a gente sorridente,leggi »

Eccole. Le mani. Aperte, con le dita tese. I polpastrelli come ciliegie. Le falangi come ramoscelli. Mani aperte. Con linee nette e definite. Mi sembra assurdo che non le abbia mai notate finora. Quella del cuore pulsa, la vedo danzare, ballerina di epidermide. Quella della testa sembra stanca, alla ricercaleggi »