Pornografia
La sua grafia era quasi una porno-grafia. Per la morbosità acuminata del tratto. Sembrava quella di un mago, un prestigiatore, un illusionista da circo di paese. Ancora tu, sbuffava davanti allo specchio. Ma non c’era più tempo: al lavoro, diceva, al lavoro. C’è da distruggere me stesso. Anche oggi, aggiungeva,conleggi »