Vento favorevole

I versi, come il polline, hanno bisogno di un vento favorevole. Devono staccarsi dall’origine e muoversi, affidandosi. Devono diventare nell’incontro, molecole inattese e, trasportate, costruire nidi temporanei. Perché, almeno una volta l’anno, è primavera

L’isola mi ha ripudiata e si è tenuta scintille del mio fuoco originario, profondità di desideri, brandelli di innocenza misti a cenere e sabbia. L’ho lasciata senza voltarmi, sono figlia del mare aperto ma madre da terraferma. ©Eleonora Scrivoleggi »

C’è una riva che è una soglia, il mare è dentro casa, invade di azzurri vividi o lividi lo spazio che lascio al desiderio, che chiudo alla speranza. Questa terra non conosce confine al mondo di acqua che la circonda, anche quando si ritira indispettito e diventa onda, resta dileggi »

Dio, quant’è bella!L’ho sempre saputo, anche quando aveva dieci anni, e portava negli occhi questa promessa di eterna perfezione, ma in modo inconsapevole, senza pretese e presunzione. L’ho vista per la prima volta, proprio qui vicino, oltre venti anni fa, eravamo una banda di ragazzini sfrenati e l’estate sembrava infinita.leggi »

Madre, non più madre, sempre madre, ora che conosci di me anche quello da cui ti avevo salvato, da cui non mi avevi salvato, vorrei sapere se sei tu che, dopo una vita di sfumature sommesse, hai colorato i miei vestiti, all’ improvviso, hai mandato i tuoi gioielli da signoraleggi »

Ho sempre saputo che da grande avrei fatto l’evaso. Mio nonno aveva sette gabbie e venti canarini, a casa, mia nonna e tre figlie più in galera degli uccelli. Da allora ho sempre tagliato barriere e recinti margini righe reti da pesca e sono andato e ancora vado non daleggi »

– È lì da ieri mattina, agente.…– Come dice? No che non è molesto, anzi, sembra gentile. Ha detto solo che sta aspettando Maria e non simuoverà da qui, fin quando lei non arriverà.…– Certo che gli ho chiesto chi sia Maria, credevo la moglie o la figlia o laleggi »

Non ci serve la luce per vedere cosa ci hanno tolto, era tutto, non era molto, era il vuoto a perdere che seduce Hanno cancellato i cortili, coperto le terrazze, invocato i santi ostili in processione nelle piazze Abbiamo stirato la giacca e imparato a memoria il discorso, ascoltando leleggi »

Il Sardo, quella domenica, si era svegliato con un pensiero molesto che lo pungeva come il cardo quando, da bambino, d’estate, si rotolava giù per la scarpata. Il mercato era di solito un buon motivo che ancora, alla sua età, lo faceva muovere con un minimo di entusiasmo, intanto perchéleggi »

Mi hanno condannato A tenere gli occhi aperti Sono un eroe tragico Privo di redenzione Guardo le belve Sempre più affamate Vestite di chiffon e profumate Chiudono gli occhi Quando il lusso le accarezza Piangono asciutte Quando la morte le disprezza Prego la notte una banda di passaggioChe invece delleleggi »

-Domani viene un tizio, amico di Francesca, ci dà 500 euro per il tavolo e le panche. -E magari gli diamo anche le sedie e una fettina di culo ciascuno, no? -Paolo, ancora? Ma lo vuoi capire che dobbiamo svuotare casa entro il 15, tra venti giorni, esattamente. Ringrazia Dioleggi »