Elena Mearini

Nata nel 1978, vive a Milano. Si occupa di narrativa e poesia, opera nel campo del disagio sociale conducendo laboratori di scrittura in carceri e comunità. Nel 2009 esce il suo primo romanzo “360 gradi di rabbia“, edito da Excelsior 1881, nel 2011 pubblica per Perdisa pop il romanzo ” Undicesimo comandamento“, sulla violenza di genere. A Gennaio 2015 pubblica il romanzo “ A testa in giù”- Morellini editore, sull’autismo e l’incomunicabilità. A Gennaio 2016 pubblica il romanzo “ Bianca da morire” – Cairo editore. Firma due raccolte di poesie: “ Dilemma di una bottiglia”- Forme Libere editore e “ Per silenzio e voce” Marco Saya editore. Il suo nuovo romanzo è E’ stato breve il nostro lungo viaggio, Cairo editore, 2017.

PREMI E RICONOSCIMENTI: 2011 – Premio giovani lettori “Gaia di Manici-Proietti” per il romanzo “360 gradi di Rabbia”, nell’ambito della rassegna “Umbria Libri”. 2012 – Premio Speciale UNICAM-Università di Camerino, per il romanzo “Undicesimo comandamento”, terzo classificato al Concorso Nazionale di Narrativa “Maria Teresa di Lascia”. 2012 – Premio giovani lettori “Gaia di Manici-Proietti” per il romanzo “Undicesimo Comandamento”, nell’ambito della rassegna “Umbria Libri”.

Le sue rubriche:
Ogni cosa è poeta
Le imperdibili

Si accade sempre, Prima o poi, Basta mettersi in fila E attendere il proprio turno E’ un tempo di lunghe file, questo. Supermercati, ospedali, farmacie, ogni ingresso include l’attesa in coda, con gli occhi rivolti alla schiena dell’altro che ci sta davanti. Lui che entrerà prima di noi, perché èleggi »

Dino voleva sostare, vivere la pausa che occorre quando la bellezza decide di accadere.Voleva che assieme ai suoi passi si fermassero anche quelli del tempo, un arresto improvviso di tutti gli istanti. Perché così sarebbe stato possibile trattenere negli occhi il miracolo muto delle cose semplici, quello che dice tuttoleggi »

Nella poesia ci si inciampa, così, per un dispetto del destino. Tu cammini, fai le cose che devi, appoggi i piedi come d’abitudine, uno dopo l’altro.Fai attenzione al passo, che schivi le buche e scelga l’asfalto sicuro. Potrebbe procedere tutto bene, nella sonnolenta normalità del giorno qualunque, senza sbandamento, vertigine né cadutaleggi »

Ci sono poeti che sanno parlare alla nostra ombra, la loro parola sosta a metà strada tra il corpo e il suo fantasma e lì resta, prossima sia alla vita che alla morte.Paul Celan era tra questi, un poeta capace di entrare nell’assoluto con la stessa naturalezza con cui noileggi »

Ci vorrebbe un segnavita, per ricordarci a che punto siamo con la storia del respiro Una striscia di cartone infilata tra le pagine di un libro. Potrebbe esserci finita per caso, forse non è altro che il pezzo di qualcosa caduto in qualcos’altro, un incastro della sorte, potrebbe. Invece no,leggi »

Pensieri sparsi di Elena Mearini su La cerimonia del nuoto di Valentina Fortichiari     Prodigio Nei racconti radunati in questa antologia, Valentina riesce a compiere un prodigio: riesce a farci nuotare fuori dall’acqua. Leggere le sue storie di pesci e creature e avventure acquatiche è un’immersione concreta nel mare.leggi »

MANO Commuove, il vuoto della mano davanti all’intoccabile della bellezza Quante volte la nostra mano ha bisogno di reggere un’emozione che abbia peso, misura, forma di cosa reale, una bellezza da potere descrivere con il palmo e le dita. E distinguere, stringendo il pugno, uno stupore levigato da un altroleggi »