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Gianni fissò la grande marea sotto di sé e decise di telefonarle. Fece il gesto inconsueto in modo meccanico, i telefoni non funzionavano più da ore. Né fissi né cellulari. E, in ogni caso, sapeva bene che lei non avrebbe risposto. Se solo avesse potuto spiegarle quello che pensava. Seleggi »

Indosso maschere. Museruole benigne a misura di prevenzione. Ho un naso burbero: non vuole che gli si rimbocchi le coperte. La maschera, in tempi scaduti, fu il titolo della mia tesi di maturità. Virgilio nelle Georgiche la chiama ora horrenda. Io al lavoro divento servetta muta pur non scorrendo nullaleggi »

“Non conosciamo mai la nostra altezza finché non siamo chiamati ad alzarci. E se siamo fedeli al nostro compito arriva al cielo la nostra statura” Emily Dickinson Un viaggio bellissimo. Le spiagge cipria, il solletico delle onde acquamarina se le era meritate davvero. Steso sul bagnasciuga si godeva la brezza,leggi »

Quali sono gli elementi che caratterizzano il TUO linguaggio poetico? Amo la poesia quando rompe gli argini tipici e dilaga nel quotidiano e negli ambiti più prosaici del reale: per cui, come con le tematiche, anche con il linguaggio poetico mi piace spaziare, attingendo a tutti i serbatoi della lingua.leggi »

Ho conosciuto Chiara Nobilia l’11 novembre 2017 a Lucca. Eravamo entrambe finaliste al Contropremio Carver nella sezione poesia e poteva finire lì. Invece siamo diventate amiche: di penna e della passione per le parole che supera le distanze geografiche e si fa curiosità attenta e vicinanza sensibile. Credo che condividereleggi »

Clof, clop, cloch, cloffete, cloppete, clocchette, chchch… È giù, nel cortile, la povera fontana malata; che spasimo! sentirla tossire. Tossisce, tossisce, un poco si tace… di nuovo tossisce. Mia povera fontana, il male che hai il cuore mi preme. Si tace, non getta più nulla. Si tace, non s’ode romoreleggi »