Storie

“Cara prof le scrivo così mi distraggo un po’.” Sto osservando il mare da una vecchia sedia di casa mia, mentre ascolto “Perfect Day” di Lou Reed: non so che fare, oltre che ascoltare musica, leggere, studiare, dormire e mangiare. E poi… “Fingo d’aver capito che vivere è incontrarsi Averleggi »

Lo zolfo? Credo di avere più zolfo che sangue nelle vene, fa parte di me come queste mani. Se a tutti gli altri ha bruciato i polmoni, a me m’ha protetto fin dall’inizio. Sono nato nel settembre del ‘31 in un bugigattolo davanti alla miniera di Cabernardi, coi camini cheleggi »

Eccole. Le mani. Aperte, con le dita tese. I polpastrelli come ciliegie. Le falangi come ramoscelli. Mani aperte. Con linee nette e definite. Mi sembra assurdo che non le abbia mai notate finora. Quella del cuore pulsa, la vedo danzare, ballerina di epidermide. Quella della testa sembra stanca, alla ricercaleggi »

Sempre incazzato, ‘sto Tritone. Soffia forte dentro la conchiglia, così se sfoga. Quando gira l’occhi su via Veneto, je prende er coccolone a quer poràccio. Al tramonto la luce è sempre quella: ‘na carezza calda e un po’ annoiata. Arrogante, come tutte le cose che sanno d’esse eterne. È laleggi »

Nunzia scruta gli occhi azzurri di sua figlia, le sopracciglia sottili e i capelli luminosi da straniera in quella scura terra murata. La ragazza le riconsegna lo sguardo senza una parola. Si fissano, il vento rincorre le nuvole e quelle si sciolgono rapide nel blu per non farsi acchiappare. Aleggi »

Nel flusso la mattina camminavo veloce. Borsa piena, cose da fare. Biglietto, tornello, aspettare, salire, le porte chiuse. Aggrapparsi gli appositi sostegni. Musica nelle orecchie. Non vi sento ma vi guardo. Chissà cosa pensate, chissà a che ora vi siete svegliati, chissà dove sono i vostri figli: come erano stamattina,leggi »

La Espera (Microrrelato inspirado en Arte Callejero ) Espera. Sin hacerse muchas preguntas, porque le dijeron que pronto volverían a rescatarlo y, aunque el hilo de la esperanza se haya roto hace incontables noches, él sigue allí. Continúa asido a lo único que conoce, a su única certidumbre, a eseleggi »

Giovanna andava al mercato. Come tutti i giovedì. E, come tutti i giovedì, si era fermata alla bancarella dei lupini. Le piacevano i lupini. Da quando era piccola. Le piaceva sbucciarli con i denti, succhiarne l’interno, stringerne la polpa. (C’era stato un periodo in cui di lupini non se n’eraleggi »