Briciole per i passeri

Seminate nel bosco per ritrovare la strada di casa diventano, invece, sostentamento per uccelli affamati.
Le storie che Katia Colica qui racconta sono piccole inchieste del quotidiano, sparse lungo il sentiero per non vagare smarrita; o per sfamarsi, se è il caso.

Pensa se fossimo davvero andate in Grecia. Con quel trolley zeppo di roba inutile, io; il tuo zaino Invicta e due costumi dentro, le ciabatte infradito da indiana da metropoli e quella maglietta lunga che fa anche da vestitino, tu. Forse davvero poteva cambiarci le cose, e sì che teleggi »

Ci stava questo personaggio che esplodeva fuori dalla sua carne di attore e gli mangiava la scena della vita. Avevamo cose in comune: due cognomi strani per i quali essere presi in giro, l’inadeguatezza attaccata alla pelle come compagna molesta, l’autoironia come un salvagente tascabile al quale aggrapparsi.L’ho cercato perleggi »

Finché quest’acqua nervosa e scura ci vorrà portare in braccio addormentati senza tremare, figlio. La paura non avrà porte.E adesso che il vento cambia – e da ghibli si fa pigro scirocco – credimi se ti dico che il mare non risponde perché non sa, o forse ha imparato eleggi »

Può capitare che il giorno diventi sera, che il battito del cuore diventi passo lento, che la stanchezza diventi una pialla limata a filo, passata sui giorni, a consumare. Può capitare di spendere tutto o risparmiare anche i sorrisi; di grattare via qualcuno dalla tua pelle come la ruggine. Dileggi »

Sono stata liberata e l’ho saputo bambina da chi ha ascoltato fischiare il vento. Come in una fiaba inventata in fretta, l’ho saputo da chi le scarpe rotte ce le aveva ancora ai piedi. Sono stata liberata, quindi, e così ho ascoltato i Pink Floyd e Nick Cave, ho vistoleggi »

Ma in fondo io che ne so perché ammazza la gente, davvero, io non lo so. Io, che l’ho quasi fatto. Qui, dentro al carcere, ho anche letto gli articoli che hanno parlato di me: “Tentato omicidio: donna fracassa il cranio al compagno per futili motivi”. E per un po’leggi »

Sembravano due falene che giravano attorno al fuoco della candela, una più grande, l’altra minuscola, traballante. Si bruceranno, si brucerà, succederà qualcosa di brutto prima o poi a quella povera piccola – povera piccola – povera creatura delle tenebre, del buio, della notte più nera del nero. Sbarre Centrali èleggi »

Mio padre diceva che le parole sono come le frecce, hanno la punta affilata, sanno arrivare al bersaglio. Mio padre diceva che le parole sono come certi cani, le puoi ignorare per tutto il tempo, ma quelle se ne stanno lì, piantate accanto, preparate a farti compagnia.Mio padre diceva cheleggi »

Lei non si mosse da com’era. Sentì una specie di gelo che saliva per le vene, come quell’acqua mista a ghiaccio che filtra tra le rocce nei ruscelli di montagna. Le prime volte che sperimenti la ferocia di certe parole senti la paura zoppicarti dentro: gola, cuore, orecchie. Poi cileggi »