scrittrice (Page 3)

C’è sempre una rosa sulla sua sedia.Ogni giorno sua sorella gliene depone una nel posto dove sedeva ogni giorno, di fronte a lei.Parlavano.Si raccontavano di com’era andata la giornata, di quante persone avevano incontrato.Una sera sua sorella gli aveva parlato di lui.Gli occhi brillavano mentre raccontava.La gioia che provava nelleggi »

LUI è un brav’uomo è un bravo ragazzo è un ottimo studente è un grande lavoratore è un bravo padre è un bravo figlio (salutava sempre) era depresso aveva perso il lavoro aveva paura di perdere il lavoro era stressato era preoccupato aveva paura che (ma non sembrava grave) sileggi »

Pensa se fossimo davvero andate in Grecia. Con quel trolley zeppo di roba inutile, io; il tuo zaino Invicta e due costumi dentro, le ciabatte infradito da indiana da metropoli e quella maglietta lunga che fa anche da vestitino, tu. Forse davvero poteva cambiarci le cose, e sì che teleggi »

Quando è nato mio figlio, mio padre era morto da due anni.Mio figlio e mio padre non si sono incrociati in questo mondo. Ma forse in un altro sì.Due settimane, ha impiegato mio padre a morire, dopo un incidente stradale che lo ha mandato in coma per un’emorragia al cervello.leggi »

«Cocca, ma stai bene? Hai un’aria sbattuta che nemmeno la Pinty dei tempi d’oro dopo una sessione di materasso sfrenato. Solo che lei era sfranta e raggiante, tu sei sfranta e basta.»«Tatty, nessuno ti ha mai detto che hai la delicatezze di un carrarmato nazista mentre invade la Polonia?» replicoleggi »

Ci stava questo personaggio che esplodeva fuori dalla sua carne di attore e gli mangiava la scena della vita. Avevamo cose in comune: due cognomi strani per i quali essere presi in giro, l’inadeguatezza attaccata alla pelle come compagna molesta, l’autoironia come un salvagente tascabile al quale aggrapparsi.L’ho cercato perleggi »

Lo stringo sul seno. I denti umidi, il naso piccolo e secco.Gli accarezzo il capo. Inspiro un odore diverso da quello degli altri gatti, ma simile a quello di Edmund. Non ho mai capito perché sapesse di lepre, paglia e vento nei campi. Perché emanasse una scia lieve di concimeleggi »

Ora scendo e ve lo buco questo dolore. Mentre tento di dormire e ripenso al suo ultimo bacio, alla promessa di futuro di quell’ amata nuca che si gira a cercarmi in fondo alla via, arrivano le vostre voci straziate. Perchè brandite la punta del vostro male contro la mialeggi »