scrittrice (Page 7)

                                                                                                                           Le cancerose le riconosci al volo: fra di loro oramai si conoscono, fanno gruppo, alcune indossano cuffiette vezzose, hanno visi tirati color della cenere, sguardi senza più sopracciglia.Tutte hanno grinta e cianciano allegre aggiornandosi sulle reciproche terapie: Tu hai finito la radio? Ancora quante?Ogni volta che una completa glileggi »

I miei pensieri cadono come la neve cade e restano lì, sulle strade, sui tetti, sui rami degli alberi. Nel silenzio che solo la neve sa creare, i pensieri si fanno più lineari, chissà perché, forse tutto questo bianco non offre ombre nelle quali rifugiarsi.Il bianco è il colore piùleggi »

Sembravano due falene che giravano attorno al fuoco della candela, una più grande, l’altra minuscola, traballante. Si bruceranno, si brucerà, succederà qualcosa di brutto prima o poi a quella povera piccola – povera piccola – povera creatura delle tenebre, del buio, della notte più nera del nero. Sbarre Centrali èleggi »

A Teo, con affetto «Fa caldo, mi annoio, odio questo posto e ho voglia di non essere da nessuna parte, saliamo in auto e andiamo.»«Dove?»«Il più affanculo possibile.»«Andiamo a vedere il tramonto a Étretat.»«È abbastanza affanculo. Vestiti, prendi tre cose e ce ne andiamo da qui.» Non ami le autostradeleggi »

Si alzava ogni mattina alle cinque. È per vedere l’alba, spiegava ai famigliari che gli chiedevano perché le cinque dal momento che usciva da casa alle sette per andare al lavoro.E non mentiva, per questo gli veniva così facile rispondere anche a sua moglie, seppur si domandasse perché non sileggi »

Mia madre e io vivevamo a ridosso di un grande parco cittadino. Dietro il basso edificio in cui abitavamo, tra i frassini e le betulle, si snodavano stretti sentieri polverosi. Oltre i recinti di legno, i germani reali rimandavano umidi bagliori verdastri tra le rive dei laghetti e le sterpaglie.Dileggi »

«Più gonfi, Ludmilla, più boccoli e più gonfi.» La signora Marisa impartiva ordini con lo stesso cipiglio con cui un comandante di nave pirata avrebbe incitato la ciurma all’arrembaggio.Dritta al centro della sala, i pugni sui fianchi come una novella ducessa Benita, la matrona era consapevole che la riuscita dellaleggi »

Li riconosci subito i bambini bene amati, sono gli adulti che arrivano in aeroporto al tempo giusto, col bagaglio essenziale. Li senti splendere i bambini ben amati, una volta cresciuti, parlano al futuro, frequequentano disinvolti i progetti di vita, hanno sempre denti dritti e paure gestibili. Anche quando li ritrovileggi »