L’alba

Foto di Giampaolo Poli. Torre Vado, Salento

Si alzava ogni mattina alle cinque. È per vedere l’alba, spiegava ai famigliari che gli chiedevano perché le cinque dal momento che usciva da casa alle sette per andare al lavoro.
E non mentiva, per questo gli veniva così facile rispondere anche a sua moglie, seppur si domandasse perché non si era ancora stancata di chiederglielo. Anzi, a volte pareva svegliarsi apposta anche lei solo per rivolgergli quella domanda.
E lui, imperterrito e innocente, è per vedere l’alba.

E la vedeva l’Alba, anche quando non sorgeva alle cinque ma se ne usciva dalla casa di fronte, la gonna cortissima qualunque stagione fosse, le scarpe chiare con i tacchi da vertigine, una pelliccetta corta color topo ogni mattina sempre più spennacchiata, la borsa nera a tracolla tenuta stretta a sé, i capelli scuri sciolti sulle spalle.

La prima volta era stata per caso. Si era alzato a bere un bicchier d’acqua e l’aveva vista, bellissma, che a lunghe falcate si avviava verso il porto. E poi un’altra volta, dopo qualche settimana, sempre perché la sete lo aveva portato in cucina alle cinque.
Poi aveva cominciato a puntare la sveglia del suo telefono messo su vibrazione e tenuto sotto il cuscino. Dopo un mese non aveva neppure più avuto bisogno della sveglia. Alle cinque andava alla finestra e lei usciva dalla porta di fronte.
La pensava tutto il giorno, a sprazzi, a ritagli ma sempre.
L’aveva incontrata e le aveva parlato. Si erano scambiati, col tempo, segreti e sogni, una volta l’aveva persino baciata e lei aveva contraccambiato anche se un po’ ritrosa.
Tutto questo senza mai muoversi dalla cucina.
L’aveva vista invecchiare come vedeva se stesso invecchiato nel riflesso del vetro della finestra.

Poi una mattina l’Alba non si era vista e nemmeno il giorno dopo e il giorno dopo ancora.

Non si alza più fino alle sette anche se è in pensione e potrebbe dormire quanto gli pare. Nessuno gli ha chiesto nulla, neppure sua moglie.
Non si alza più ma si sveglia ogni mattina alle cinque domandandosi perché non ha mai avuto il coraggio di uscire, andarle incontro e chiederle almeno il suo nome.

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