racconto (Page 25)

Dai viaggi si torna con un po’ di tutto. Dai viaggi torno con quel cibo che credo di non trovare sotto casa. Ci sono, nella mia dispensa, spezie, buste di minestre liofilizzate, ogni tipo di marmellata, di miele, di salse. Bustine di tè e di tisane. E ancora sottaceti eleggi »

“Facciamo entrare le pecorelle nell’arca”: era il nostro gioco. Allora lei allungava le braccia sopra il tavolo della cucina e mi lasciava le sue mani. Io gliele prendevo, unendole i mignoli. Gliele aprivo bene, anche se come le volevo io non ci stavano mai, perché le dita tendevano sempre aleggi »

«Un mazzo di insalata a tre lire» era la sua frase preferita: minimo sforzo e massimo risultato. La gente si avvicinava, attirata dalla bellezza di quello scandire musicale e dal verde del vegetale pubblicizzato a prezzo conveniente, e rimaneva poi intrappolata da zucchini, fagiolini, pomodori e bietole esposti con cura.leggi »

Ragazzo a gettoni seduto sulla mensola proprio come un giocattolo ma lo accendo e prende vita gioia automatica è per questo che voglio un ragazzo a gettoni. Silenziosa, scivolo fuori dal letto: i piedi appoggiano sulla moquette rossa e non fanno rumore. Le lenzuola, bianche, odorano di ammorbidente alla lavandaleggi »

a Francesca Scania è l’ultima parola che ricordo. Il resto non è più. «Se almeno avesse avuto la cintura…» hanno detto i vigili del fuoco. «Sembra un puzzle…» ha detto uno degli infermieri, mentre raccoglieva i miei pezzi. «Una gran carambola» hanno detto i carabinieri, «…salto, sponda e buca colleggi »

El hombre no hablaba español, pero infundía respeto o temor, tal vez por su notable corpulencia y el candor de sus cabellos. Llegó a la ciudad promocionando sus hangares. Vendía hangares plegables de última generación, fruto de la experiencia europea en las artes bélicas acumulada a raíz del último conflicto.leggi »

E dei caduti che facciamo? Perché sono morti? Io non saprei rispondere. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti e soltanto per loro la guerra è davvero finita. Cesare Pavese, La casa in collina Pietro Manni. Quando Irma lo vide il suo cuoreleggi »

ragazza con trifogli

Lena si accosta al tavolo. Passa velocemente la spugna dove qualcuno prima di me ha lasciato tracce di pistacchi, e tovaglioli sbriciolati, e orme di birra colata giù dalla pinta. Ha trovato questo lavoro da qualche settimana, ha paura di perderlo, ha paura di tutto. Arrivata in questa città aleggi »

È sabato. Sono tutti chini con gli occhi sopra al foglio. Hanno dieci, undici anni. Il compito che ho dato loro è intrigante per qualcuno, una noia per qualcun altro. Succede sempre così, nei laboratori di scrittura che porto nelle scuole medie. Si aprono mondi, crollano certezze, tutto diventa materialeggi »