racconto (Page 26)

El hombre no hablaba español, pero infundía respeto o temor, tal vez por su notable corpulencia y el candor de sus cabellos. Llegó a la ciudad promocionando sus hangares. Vendía hangares plegables de última generación, fruto de la experiencia europea en las artes bélicas acumulada a raíz del último conflicto.leggi »

E dei caduti che facciamo? Perché sono morti? Io non saprei rispondere. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti e soltanto per loro la guerra è davvero finita. Cesare Pavese, La casa in collina Pietro Manni. Quando Irma lo vide il suo cuoreleggi »

ragazza con trifogli

Lena si accosta al tavolo. Passa velocemente la spugna dove qualcuno prima di me ha lasciato tracce di pistacchi, e tovaglioli sbriciolati, e orme di birra colata giù dalla pinta. Ha trovato questo lavoro da qualche settimana, ha paura di perderlo, ha paura di tutto. Arrivata in questa città aleggi »

È sabato. Sono tutti chini con gli occhi sopra al foglio. Hanno dieci, undici anni. Il compito che ho dato loro è intrigante per qualcuno, una noia per qualcun altro. Succede sempre così, nei laboratori di scrittura che porto nelle scuole medie. Si aprono mondi, crollano certezze, tutto diventa materialeggi »

“Il tuo più tenue sguardo facilmente mi aprirà benché abbia chiuso me stesso come dita sempre mi apri petalo per petalo” La punta acuminata e metallica sfiora la mia fronte e io, di riflesso, sorrido: la sensazione, quasi impercettibile, di freddo contro la pelle accaldata dall’eccitazione è piacevole, così comeleggi »

Irene, adesso cerca di calmarti e smetti di fare l’isterica.» Il mio tono avrebbe voluto essere fermo e deciso ma riuscii solo a innervosire ancora di più mia moglie che riprese con la tragedia greca: «Ci toglieranno nostra figlia! Avranno già avvertito i servizi sociali! Ne dichiareranno l’adottabilità!» Se c’èleggi »

  Vorrei parlarti al mare, sdraiati sulla sabbia calda. Senza dover guardare l’orologio, senza il male che fa la forza di gravità. Non dovrei sostenere i tuoi occhi. Risponderei alle domande che nemmeno sai formulare. Prima, però, vorrei ascoltare le cose che non mi hai detto mai. Provo a immaginarmele,leggi »

R. ha dormito 3h e 55” minuti la notte scorsa, interrotte da continui risvegli: – 43 minuti di sonno profondo che non le basteranno per tutta la giornata, – 2h e 42 minuti di sonno leggero in cui si è girata e rigirata nel letto tirandosi dietro le coperte, –leggi »

La bambina girò piano la testa. Il suo sguardo vagò lungo il marciapiede intasato dalle macerie, scivolò su una scarpa, si soffermò sull’ombra proiettata da un’insegna mezzo staccata, ritornò sull’uomo. E si fermò. Il cuore le sembrava un giocattolo caricato a molla che saltellava impazzito. Aveva freddo. Freddo nonostante illeggi »