Still life

Ho avuto una pessima idea: accettare un appuntamento. Ma non uno speed date, che mal che vada dopo qualche minuto cambi tavolo e giochi un’altra mano. No, un appuntamento a cena. Mentre gioca la mia squadra preferita.leggi »

Roger arriva puntuale. L’intervistatore, quando lo vede, si lascia quasi sfuggire il taccuino che ha in mano per la sorpresa. Gli hanno detto che è un po’ strano, che a volte si dimentica gli appuntamenti, da un momento all’altro si distrae e piomba in un altro mondo. Però questa voltaleggi »

Román guarda verso il cielo. Delle nuvole striate si disfano al vento. Sulla strada sterrata non passa nessuno da un’ora. Se da quelle parti hai un incidente, ti trovano prima i lupi degli uomini. Il posto perfetto dove fermarsi, quando occorre fermarsi per decidere. Julieta gli ha scritto una lettera.leggi »

Lungo la strada che si snodava tra alcune colline spoglie, ogni tanto apparivano dei camion militari. Brevi carovane che avanzavano lentamente per qualche minuto, come le spire di un serpente svogliato. Poi quando anche la coda scompariva dallo sguardo, il silenzio si fondeva con l’assenza di movimento. «Non ho maileggi »

«Un altro drink?» Quando il barista incrocia il mio sguardo, sembra pentirsi all’istante della domanda. Io no. È una buona proposta, dopotutto. E poi non mi sono ancora rassegnato al fatto che lei potrebbe non venire. Forse un po’ sì, ma è trascorsa solo mezz’ora. So che lei può fareleggi »

«Raccontami una storia. Stasera ne ho bisogno.» «Si ha sempre bisogno di una storia. O almeno dell’inizio.» «A quelli che hanno fantasia basta l’inizio. Io non sono brava a creare. Lo sai. Comincio tante cose che poi lascio in sospeso, ma le storie… quelle le ascolto. Sono brava ad ascoltare.leggi »