Scattomatto

VENDESI Prima uno spicchio di luce allo stridere della porta d’ingresso – cinguettii, esplosione di sole e verde. Poi lo scricchiolio delle scarpe dell’uomo che scatta foto e prende misure mentre le due donne aprono schizzinose gli scuri della cucina, del salone affumicato. Arretrano alla spicciolata, messi in fuga daileggi »

SE Se fosse andato tutto bene, sarebbero arrivati cantando fino in fondo al sentiero, fino ai prati con la neve già chiazzata d’erba. Canzoni allegramente stonate oltrepassando le guglie di roccia incombenti sul canalone in ombra, i lastroni di neve in agguato sul pendio, la superficie del lago, una setaleggi »

MUSICOTERAPIA Martedì, ore diciotto. Scende dall’auto di mamma ferma al semaforo rosso, conta centodue passi attraverso la piazza con la statua dell’uomo a cavallo che prende a sciabolate il rombare del traffico; ecco il portone, le nove piastrelle di marmo – calpesta solo le bianche, le bianche – tre rampeleggi »

ANELLI Hai perso l’anello che ti hanno regalato i Mijovic. Ce l’avevo al dito fino a un attimo fa, ripeti disperata mentre rovisti tra le bucce nel secchio dell’immondizia, butti all’aria i panni sporchi nella cesta, le scartoffie sulla scrivania, apri e chiudi cassetti, guardi sotto i mobili. Niente. Saràleggi »

VACANZE ROMANE Di Roma non ricordavano quasi niente. Luca la tosse di Mara, alla notte – si era beccata l’influenza proprio in quei giorni rovinando la vacanza a tutti, e papà e mamma restavano a casa con lei a turno – e poi l’alluce nero di un santo, tempeste dileggi »

DÈJÀ VU Lo riportarono a casa impacchettato nella bandiera. Ebbe onori militari, applausi, una medaglia, una donna accasciata in prima fila. Senza pace l’amico si portò dietro notte e giorno il rombo degli aerei sopra il deserto di sassi, le esplosioni delle camionette mischiate a scoppi di voci straniere; squarcileggi »

SE CONSIDERI LE COLPE Emma arriva per ultima, la faccia nascosta da un’orchidea ondeggiante, e soffoca un grido perché nel gruppetto radunato davanti al cancello del cimitero c’è Gérard, il primo marito della signora, il francese con la gestualità da mimo morto nel 74; no, non è lui ma suoleggi »

E LA MUSICA FA COSÌ Finalmente buio in sala. Scrosciano gli applausi dei parenti pigiati sotto il palco. Frullano i passi su per la scaletta, i tutù di carta appiccicati in fretta sulla calzamaglia nelle aule trasformate in camerini. L’hanno scelta per il balletto perché odia la ginnastica. Un fiorettoleggi »

BAMBINE NEL TEMPO Agosto, domenica, interno in penombra. Tutto è finito con una sciarpa indiana, ricordo, come le immagini esotiche che ti ingolfano il cellulare, di un viaggio di chissà chi, mentre tra voci e visi srotolati in un lampo balenava ancora la bimba sorridente. Colpa tua – Ti guardileggi »

FESTA Tutta colpa dei bicchieri. Zia Isa mi ha tolto il saluto perché non le sono piaciuti i bicchieri che non ho regalato a sua figlia Greta. Sei calici Rosenthal, ne rigiravo uno controluce mentre la commessa snocciolava la lista nozze, poi mi sono detta: non ho nessuna intenzione dileggi »