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UN SACCO D’AMORE “Musetto” mi chiama. E in mille altri modi che smetto subito di ascoltare. Sa che non lo sopporto. Allora il muso glielo tengo davvero. Ma lei non capisce. Insiste con tutto quello zucchero e rincara la dose. Le moine dovrei farle io, mi pare. “Amore” mi chiama.leggi »

IL RISO DI TOPO GIGIO Edoardo rimase qualche minuto a osservare la nonna. Doveva essere l’ultimo respiro, quello. Era stato fermo, immobile e quasi in apnea anche lui per un tempo che sembrava non finire mai, in attesa. Aspettava di sentire il gorgoglio rantolante e quel sibilo che avevano accompagnatoleggi »

IL ROMANZO DEL MAGISTRATO Questa pubblicazione a puntate scioglie un destino. E’ il primo romanzo che ho scritto, il romanzo che chi mi conosce aspetta che sia pubblicato perché – pare – la trama piace. Il romanzo finora bloccato: qualcosa si mette sempre in mezzo. E’ ora che queste paroleleggi »

DUE PASSI INDIETRO A volte non è facile avere le idee  così chiare da lasciarsi dietro i ricordi che si insinuano nella mente come tarli molesti e inopportuni. Complice, magari, una canzone che va in sottofondo col suo ritmo monotono, accompagnando i pensieri di un pomeriggio come tanti. I pensierileggi »

Lui ha 91 anni, e da trenta dice che Dio un giorno lo prenderà con sé in Paradiso. Intanto che aspetta il fausto evento, impartisce lezioni a moglie e figli, citando le sue prodezze di cattolico osservante. A ogni pasto, in ogni momento di silenzio e di distrazione, arringa ileggi »

BOB KAUFMAN (poeta) La filosofia orientale ha conquistato il mondo. E’ come alle conferenze internazionali su qualcosa: mandano avanti i Presidenti, freschi di manicure, e dietro le unghie sudicie bisticciano virgole, parametri e ripicche. Hanno mandato avanti lo Zen (e l’arte di manutenere qualunque patacca occidentale) e intanto facevano scendereleggi »

HANGOVER Mia moglie mi ha lasciato. Mia moglie mi ha lasciato e a me gira la testa. Vedo tutto nero. Da quanto tempo, non so. Non so più niente se non che lei non c’è più. Vomito e il mio vomito galleggia. La mia testa è una medusa piena dileggi »

QUELLO CHE SI SCOPAVA MIA MADRE Sai che tua madre era una strega? Sai che tua madre ha fatto parte del partito comunista di Katmandu e dell’insurrezione di Teheran? E ancora, sapevi che tua madre scriveva poesie? Quello che si scopava mia madre se ne usciva fuori così ogni voltaleggi »

FULL STOP «Allora è tutto fissato per mercoledì alle nove, nove e un quarto…» Raccolgo tutti i fogli nella cartellina azzurra. Tendo l’elastico e ho tantissima voglia di girarmelo intorno all’indice. Sono un punto fermo, un punto tondo, e al cuore dei tondi bisogna sempre mirare. Egregio tondino così precisoleggi »

FESTA Tutta colpa dei bicchieri. Zia Isa mi ha tolto il saluto perché non le sono piaciuti i bicchieri che non ho regalato a sua figlia Greta. Sei calici Rosenthal, ne rigiravo uno controluce mentre la commessa snocciolava la lista nozze, poi mi sono detta: non ho nessuna intenzione dileggi »