racconto (Page 51)

PAROLE, PAROLE, PAROLE Caro Diario, alla tenera età di 40ecceteranni ho capito che c’è una forte, assurda, abnorme incongruenza fra il sesso raccontato dagli uomini e quello raccontato dalle donne. Io davvero non capisco: com’è possibile che tutti gli uomini sbandierano a gran voce che tromberebbero tutti i giorni, treleggi »

IL TEMPO DI UN CAFFE’ Il tempo di un caffè. Sono passate 18 automobili, di cui 14 in diverse sfumature di grigio. I capelli di lei hanno continuato a crescere, più veloci di quelli di lui. È un bel vantaggio che i capelli crescano in silenzio: se così non fosseleggi »

CRONACA DI UNA STORIA MAI ACCADUTA S’immagini la sala d’attesa di un ufficio pubblico. La s’immagini spoglia, disadorna, desolante: sedie di una plastica sconfitta, un pavimento fissato a lungo sotto le punte dei piedi, Yuri Chechi su un poster di qualche olimpiade fa. S’immagini di essere mutati in numero: P111,leggi »

Rewind Vieni, mio caro. Certo, ora provi ad alzarmi, cosa vuoi che sia. Solo un passo indietro, io che entro dalla porta e tu che guardi la televisione. Non ti dico che è tardi e speravo avessi preparato qualcosa. Non mi dici che ti sei rotto il cazzo di meleggi »

Sono due “lei”. “Lei giovane” ha comunque 60 anni suonati. “Lei vecchia” ne ha 90, e guarda il mondo con equanime disprezzo. Lei  sessantenne esibisce un sorriso finto da Merkel al raduno dei rifugiati. E continua a esclamare, con encomiabile amore filiale e spirito cattolico-populista, calandosi nei panni della buonaleggi »

VIENI A GIOCARE CON NOI? La ragazza col maglione rosso è arrivata dopo. Lei e le sue amiche si sono abbracciate con gridolini squillanti, lasciando baci a mezz’aria. «Spritz e patatine» ha ordinato la ragazza col maglione rosso, senza alzare gli occhi. Come le altre due. Potrebbero essere sorelle, oleggi »

BUONASERA SIGNORINA, BUONASERA Buonasera ragazza che mi hai scelto solo per la voce, quando sull’autobus parlavo a un amico del mio viaggio dopo il diploma, e di mia nonna, e dei pinguini che lei vedeva dalla finestra. Eri così bella e avevi una quantità di capelli così lunghi e ricci,leggi »

2 DICEMBRE 2015 La solitudine non si interessa di una immagine stereotipata. I soli, o meglio, coloro che vogliono starsene da parte, vogliono un po’ di silenzio. Mettere da parte le voci. Quelle degli altoparlanti che annunciano il ritardo al binario nove, quelle di una madre che invoglia il figlioleggi »

SUPERMAMMA BARBIE (O DEL GIOCO DELLE PIGLIE) Suona il campanello. Scendo dal letto con un occhio chiuso e uno aperto, infilo i jeans sdruciti, schianto l’alluce su uno spigolo. Bestemmio. Mi passo una mano sulla faccia e corro verso la porta. Lui, quando mi vede, ride, perché gli piacciono tantissimoleggi »