amore (Page 2)

“Il tuo più tenue sguardo facilmente mi aprirà benché abbia chiuso me stesso come dita sempre mi apri petalo per petalo” La punta acuminata e metallica sfiora la mia fronte e io, di riflesso, sorrido: la sensazione, quasi impercettibile, di freddo contro la pelle accaldata dall’eccitazione è piacevole, così comeleggi »

Irene, adesso cerca di calmarti e smetti di fare l’isterica.» Il mio tono avrebbe voluto essere fermo e deciso ma riuscii solo a innervosire ancora di più mia moglie che riprese con la tragedia greca: «Ci toglieranno nostra figlia! Avranno già avvertito i servizi sociali! Ne dichiareranno l’adottabilità!» Se c’èleggi »

LA POSTA DEL PANCREAS: DILLO A VIV! (Silvia, Pistoia)   Cara Viv, mi chiamo Silvia, ho 35 anni e sono una donna realizzata. Sono impiegata, faccio un lavoro che mi piace, ho un bel rapporto con superiori e colleghi e ho molti amici. Sono positiva e propositiva, caciarona, allegra eleggi »

Io sono i treni che non ho preso, le cartoline che non spedito, le telefonate mute.  SARA E parla. Sara non ascolta il significato delle parole ma non può fare a meno di sentirne il suono, come di tanti calabroni che non smettono mai di ronzare. Mai, da quarant’anni. Eleggi »

DELICATESSEN È mattina presto: il cielo è ancora scuro come se il sole non si volesse alzare in questa fredda mattina d’autunno; la nebbia sulla collina di fronte; i vetri bagnati dall’umido della notte; i lampioni accesi a rischiarare l’alba di chi va a lavorare. In casa tutti dormono, maleggi »

Sono le lacrime di riso, le lacrime di pianto l’amica del cuore il cuore spezzato dall’amore. GIOVANNA   Perché aveva fatto quella telefonata? Perché, se sapeva che lui non ci sarebbe stato? Perché? Per sentire la sua voce, ecco perché. Già già. Per quanto avvilente, stupido, patetico potesse sembrare, eraleggi »

Quann’’o diavulo t’accarezza, vo’ ll’ànema. Quando il diavolo t’accarezza, vuole l’anima (Proverbio napoletano) La crudeltà ha cuore umano. E volto umano la gelosia. Il terrore, umana forma divina. E veste umana, il mistero. Canti d’esperienza, William Blake Io sono i pensieri cattivi, le unghie che crescono, le matite spuntate. RENĖEleggi »

   Il web è un luogo strano. Spesso ci si lamenta perché i rapporti virtuali sono finti, alterati – appunto – dalla virtualità, dalla facilità con la quale si può essere altro da sé; inventarsi una nuova personalità. O, più semplicemente, ci si racconta “abbellendoci”, rendendoci migliori di ciò cheleggi »