Svegliati, boomer!
Ho avuto una pessima idea: accettare un appuntamento. Ma non uno speed date, che mal che vada dopo qualche minuto cambi tavolo e giochi un’altra mano. No, un appuntamento a cena. Mentre gioca la mia squadra preferita.leggi »
Ho avuto una pessima idea: accettare un appuntamento. Ma non uno speed date, che mal che vada dopo qualche minuto cambi tavolo e giochi un’altra mano. No, un appuntamento a cena. Mentre gioca la mia squadra preferita.leggi »
Lungo la strada che si snodava tra alcune colline spoglie, ogni tanto apparivano dei camion militari. Brevi carovane che avanzavano lentamente per qualche minuto, come le spire di un serpente svogliato. Poi quando anche la coda scompariva dallo sguardo, il silenzio si fondeva con l’assenza di movimento. «Non ho maileggi »
«Un altro drink?» Quando il barista incrocia il mio sguardo, sembra pentirsi all’istante della domanda. Io no. È una buona proposta, dopotutto. E poi non mi sono ancora rassegnato al fatto che lei potrebbe non venire. Forse un po’ sì, ma è trascorsa solo mezz’ora. So che lei può fareleggi »
«Raccontami una storia. Stasera ne ho bisogno.» «Si ha sempre bisogno di una storia. O almeno dell’inizio.» «A quelli che hanno fantasia basta l’inizio. Io non sono brava a creare. Lo sai. Comincio tante cose che poi lascio in sospeso, ma le storie… quelle le ascolto. Sono brava ad ascoltare.leggi »
All’inizio non parlavi mai. Eri arrivata in un giorno che stava diventando sera, nell’ora che i francesi chiamano ‘tra il cane e il lupo’. Sembravi un pulcino bagnato, benché tu avessi già passato l’età in cui si è usciti dal guscio, però i tuoi occhi ardevano, sotto la pioggia eleggi »
Lei si alza. Va in bagno. «Ci metto un minuto», dice. Ha lo sguardo basso, sfugge come acqua che si ritrae. Una bambina ferita che rifluisce in se stessa, un’onda che ha osato ingrossarsi una volta e ora invece vorrebbe solo sparire. Lui la guarda appena mentre si volta eleggi »
«Lei non dovrebbe essere qui». Riflesso nella vetrina dove guardavo, c’era un volto di donna che mi sorrideva. Spiccava nel buio della strada e del locale vuoto con i suoi contorni delicati, intinti nella luce della candela che ardeva sul mio tavolo. «Nessuno dovrebbe. Nemmeno tu», le dissi. «A quest’oraleggi »
VIOLENCE Con i pugni stretti nelle tasche non puoi sparare con una pistola. Il cuore è un tamburo che batte a un ritmo costante. Sento i miei passi, le suole di gomma che si appoggiano sull’asfalto freddo. Ogni respiro che faccio è un’ammissione di sconfitta. Aspetto la pioggia e tutteleggi »
LA LETTERA E Su di lui si dice che il tempo non passa. Ma nemmeno lui lascia una traccia di sé nel tempo. Nessuno sa con precisione di cosa si occupi, né da dove venga: sembra che non faccia nulla, che trascorra le sue giornate da solo, a camminare versoleggi »
DOVE SONO LE TUE TEMPESTE È qui che mi porti, in quest’azzurro che sfida la sera incombente. Mi porti tra le ore blu e le onde stanche, il sole che si spegne dietro un velo di nuvole sfiancate dalla corrente, oltre le spalle dove non guardo. Perché non è alleggi »
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