racconto (Page 43)

SUGAR SHOWER A tavola leggi per me Lodoli, in auto i racconti di Murakami, e mi spieghi quanto e perché ti piacciono. Ti dico cosa provo mentre scrivo, e intanto facciamo l’amore. Andiamo insieme indietro nel tempo. A quando eri un giovane uomo amato dalle donne. E prima ancora unleggi »

LA CERNIA Cernia in francese si dice mèrou. È un pesce potente. Vista da lontano, mentre nuota tra le gorgonie, sembra un tranquillo animale obeso. Vista da vicino, quando si sente in pericolo, ha guizzi veloci, un suo spintone o una pinnata ti riconduce alla giusta dimensione, un umano inleggi »

A Federica e Amedeo, perché senza di loro questa storia non avrebbe potuto essere scritta. PER ME, ANELLO DEBOLE – P.M.A. Muro-cursore-muro. La pallina si muove velocemente sullo schermo del telefonino. Centoventi minuti da far passare, sdraiata e quasi immobile, possono sembrare un’eternità. Non lo sono. Avrei potuto scegliere unleggi »

RICORDARE C’è una mano. È simile a quella della mia mamma, solo che questa mi afferra con forza e mi trascina per terra. Sbatto. Sugli spigoli delle sedie, su quelli dei mobili. Colpisco altri bambini, mentre vengo trascinato via. Non ho nemmeno tre anni e non so perché questa manoleggi »

UN INCROCIO ALLA RESIDENZA GIORNI FELICI La stanza al primo piano lascia entrare tanta luce e dietro ai vetri si vedono alberi e prati e si indovinano strade, là, dietro le rotaie. La donna cammina con passi piccoli e lenti, ondeggiando sulle gambe gonfie, sui piedi azzurrini ricchi di capillarileggi »

BAMBINE NEL TEMPO Agosto, domenica, interno in penombra. Tutto è finito con una sciarpa indiana, ricordo, come le immagini esotiche che ti ingolfano il cellulare, di un viaggio di chissà chi, mentre tra voci e visi srotolati in un lampo balenava ancora la bimba sorridente. Colpa tua – Ti guardileggi »

GIUSEPPE TICOZZELLI (maglia nera) La mattina del 18 gennaio 1920 Giuseppe Ticozzelli uscì dalla casa di Castelnovetto, provincia di Pavia, dove era nato il 30 aprile 1894. Si aggiustò il tascapane, con dentro i panini e l’immancabile gazzosa, e salì in bicicletta. Essendo alto 187 centimetri per 95 chilogrammi dileggi »

DORMIRE, DORMIRE… Dorme. Trascorre molte ore dormendo. La guardo mentre lo fa. Sto lì, ferma e la osservo domandandomi come fa a dormire con tutta questa luce che abbaglia la stanza, con questo caldo soffocante. Lei è rannicchiata sotto la coperta di lana, come una bambina. Mi sembra ancora piùleggi »