Katia Colica (Page 5)

Ho aperto l’ombrello di carta per ripararti traghettarti dalla vita all’immondezzaio trivellarti sotto le mandibole di una carrozzeria condono monodose e fuori stagione La vita si impara dai bersagli di terrore improvviso dimenticando le convinzioni studiate, recitate con cura. La vita cammina da sola, e se qualcuno mi chiede cos’ho;leggi »

La smisurata maternità del melograno parla alle mie mancate le parole sviliscono il silenzio non è necessario riempire il vuoto di un altro nulla Così splende la fine della stagione matura mi piange il cuore quando i frutti del futuro restano a marcire sul ramo ©Anna Martinenghileggi »

Si rende noto alle signorine e signore tutte e anche le bimbe si ritengano avvertite che in codesta società detta civile è severamente vietato ingrassare invecchiare abbruttire appassire afflosciare trasandare pena la sparizione sociale La bruttezza è colpa grave per non parlare dell’originalità che gravemente verrà punita che ve loleggi »

Settembre toglie tutte le scuse le foglie dagli alberi allunga maniche e brume Ha case piene di cose da fare scuole e palestre da riempire sensi di colpa da suonare a chi non rimane il mare Vendemmia l’estate l’ultima luce chiacchiere di cicale canti di grilli ubriachi al karaoke Faleggi »

La sfida è non diventare come vita vorrebbe duri di corteccia spaventati di cuore cani a leccarsi le ferite La sfida è la pietra filosofale l’oro dal sasso l’elisir di giusta vita il dettaglio che salva da miseria e bruttezza Forse non siamo il sale della terra solo un pizzicoleggi »

Somigliamo alle persone che abbiamo più vicine loro hanno i pezzi per completarci Somigliamo alle canzoni che ci fanno alzare il volume alla musica da brividi rimasta sottopelle Somigliamo a ciò che ci resta negli occhi con cui costruiamo ricordi e eredità Somigliamo alle parole che abbiamo sulle labbra quelleleggi »

«Adesso prova a dimenticarmi, coraggio, provaci se sai» . E io no che non so. E finisco spaccata in due, straziata e disfatta. Fuori luogo, sconveniente, selvatica, al mare della mia Terra torno come una cianfrusaglia, come l’allieva dell’ultimo banco. Labile come un racconto. Fragile come un anello di vetroleggi »

C’era l’estate i fuochi sull’acqua un’orchestra di grilli e cicale nel buio nel respiro del fiume magro Lo spegnersi del tramonto accendeva catenelle di lampadine le luci della fiera il tornare bambini a tempo Sul cielo di vetro caldo si scioglievano le stelle una notte buona per il tango perleggi »

Mi sono data la pazienza che non ho un tempo lungo da imbrigliare un puledro selvaggio da addomesticare Immenso il mare se la nostra misura è il cucchiaio temibili le ore quando sono vuote Se siamo chiusi nulla entra anche ciò che tanto desideriamo Persino Godot è arrivato perché nonleggi »