barbara garlaschelli (Page 73)

PASSA PAROLA Pensi che sia inutile, però intanto ci provi. Ogni tanto giri la testa verso la finestra e vedi il cielo oltre le tendine che ti ha messo tua figlia, e che non sono male. I ricami bianchi che le intarsiano sono adatti a una vecchia signora. Tu peròleggi »

QUANDO LA RÉCLAME SUPERA LA FANTASIA (un giorno- non troppo lontano- parleremo come in uno spot)  Gentile Professor S., ho ricevuto la confezione di capsule in comodi blister – ordinata dal sito www.professoresse.com –  e seguendo le istruzioni, inizierò la cura domattina a digiuno, con un bicchiere di acqua altissimaleggi »

RINASCITA La notte le scese sulla faccia. I riflessi opachi della luce, dai vetri si spostavano al passaggio delle auto. Le creavano delle righe parallele che ondeggiavano da un orecchio all’altro. I capelli legati. Tirati dietro troppo stretti. Per tirare, e tirare il facciale, per toglierle l’odio, per cancellarle leleggi »

La bambina avrà 4 anni, i capelli biondi e gli occhi grandi. Sembra una pubblicità. Uno se la immagina su un set hollywoodiano, che conquista e rende felice un adulto dopo l’altro: la sua vita è un film. La nonna è una nonna a tutto tondo: morbida, coi capelli cotonati,leggi »

E’ MORTA, LASCIATELA LI’ “Lei no, è morta. Lasciamola lì, la togliamo dopo”. La studentessa di medicina che respirava in me avrebbe accettato con un sospiro consapevole quelle parole solo in apparenza crudeli: di fronte a un incidente stradale molto grave si valuta subito chi possa essere salvato e chi noleggi »

Ho chiesto una frase a Pierluigi Porazzi, autore Marsilio attualmente in libreria con Azrael. Uno che le storie le scrive con il nero. Potete leggere una mia recensione al suo romanzo QUI. Pierluigi mi ha dato queste frasi: Era come quando senti una melodia che ti entra in testa. Speravoleggi »

LA MEDAGLIA Sopra: ritagli di cielo fra i rami. Sotto: la terra umida del bosco. Il silenzio rimbomba del mio respiro e del mio cuore. Vorrei far tacere il corpo, mentre striscio come una lumaca fra le felci. Le foglie mi tagliano la faccia, il fucile è pesante, sudore freddoleggi »

LA PRIMA VOLTA Il viso era pietra. Le gambe immobili. Le ruote anche. La paura, la prima volta. La prima volta che non arrivava mai. E quando arrivò si fermò davanti alla porta. Suonò il campanello. Aveva un mazzo di fiori. Rose rosse. Discutibilmente banali per un primo appuntamento, maleggi »

OPTALIDON «Signora Marisa, madoninna, che faccia abbiamo? Non ha riposato bene?». «Graziella cara, non è quello. Lo sa che con le mie goccine sono a posto per tutta la notte. È il giornale di oggi, guardi, non si può vedere. M’ha messo un’acidità». «Non l’ho letto. Ero a fare illeggi »

  NON E’ NULLA Lo so che non puoi vedermi. Lo so. Ascolto il mondo da qua dietro che annega dentro colori che non posso neanche immaginare. Lo so che non puoi vedermi, ma se può consolarti nemmeno io vedo te. E non ti vedrò mai, potrò solo ascoltare illeggi »