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Dai viaggi si torna con un po’ di tutto. Dai viaggi torno con quel cibo che credo di non trovare sotto casa. Ci sono, nella mia dispensa, spezie, buste di minestre liofilizzate, ogni tipo di marmellata, di miele, di salse. Bustine di tè e di tisane. E ancora sottaceti eleggi »

“Facciamo entrare le pecorelle nell’arca”: era il nostro gioco. Allora lei allungava le braccia sopra il tavolo della cucina e mi lasciava le sue mani. Io gliele prendevo, unendole i mignoli. Gliele aprivo bene, anche se come le volevo io non ci stavano mai, perché le dita tendevano sempre aleggi »

«Un mazzo di insalata a tre lire» era la sua frase preferita: minimo sforzo e massimo risultato. La gente si avvicinava, attirata dalla bellezza di quello scandire musicale e dal verde del vegetale pubblicizzato a prezzo conveniente, e rimaneva poi intrappolata da zucchini, fagiolini, pomodori e bietole esposti con cura.leggi »

Una storia, un libro La descrisse, in un libro memorabile, Maurizio Maggiani: La Regina disadorna, e da quel libro ne puoi sentire anche il profumo, il suono. A me quel libro è piaciuto tanto e a distanza di qualche lustro riproporre quel temine, La Regina, è parso un fatto naturale.leggi »

Capitolo 10   Davanti al parcheggio chiuso, nell’aria irrespirabile, vicino all’edicola votiva della madonnina infilzata, un cumulo di carte si alzava in aria nel ricircolo dello scirocco. Sull’autobus che attraversava i balati, dove stava il chiosco delle granite, con il nugolo di cani cenciosi che ci sciamava attorno, una donnaleggi »

Qualche tempo fa l’Associazione Culturale Tessere Trame aveva avviato una collaborazione con la casa editrice Editpress di Umberto Coscarelli. TT curava una collana dal titolo ControCanto, dentro la quale sono stati pubblicati alcuni libri molto belli (tra i quali La scomparsa delle madri di Gilda Pozzati e Sole a Teheranleggi »