Oroscopo d’autore [10] di Alessandro Morbidelli

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Oroscopo d’Autore (Alessandro Manzoni)
Duecentotrenta anni e non sentirli. Auguri, con due giorni di ritardo, ad Alessandro Manzoni con un Oroscopo dai Promessi Sposi.

ARIETE: L’Historia si può veramente deffinire una guerra illustre contro il Tempo, perché togliendoli di mano gl’anni suoi prigionieri, anzi già fatti cadaueri, li richiama in vita, li passa in rassegna, e li schiera di nuovo in battaglia. Alla fantasia di quello stesso che se ne parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, si disabbelliscono, in quel momento, i sogni della ricchezza. Tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, venite, quasi a un tratto.

TORO: Tanto il pover’uomo è lontano da prevedere che burrasca gli si addensi sul capo! Il delitto è un padrone rigido e inflessibile, contro cui non divien forte se non chi se ne ribella interamente. Il coraggio uno non se lo può dare. I colpi cascano sempre all’ingiù; i cenci vanno all’aria. Vi maravigliate d’esservi potuti risolvere, e tornereste allora indietro, se non pensaste che, un giorno, tornerete doviziosi.

GEMELLI: Che pasticci mi fate? Tant’è; siete tutti così: possibile che non sappiate dirle chiare le cose? Pensate alla consolazione che aveva tante volte provata di trovarvi senza delitti, all’orrore che avete tante volte provato al racconto d’un omicidio; e risvegliatevi da quel sogno di sangue, con ispavento, con rimorso, e insieme con una specie di gioia di non aver fatto altro che immaginare.

CANCRO: Dio perdona tante cose, per un’opera di misericordia. Non c’è rimedio, chi ne sa più degli altri non vuol essere strumento materiale nelle loro mani, e quando entra negli affari altrui, vuol anche fargli andare un po’ a modo suo. I provocatori, i soverchiatori, tutti coloro che, in qualunque modo, fanno torto altrui, sono rei, non solo del male che commettono, ma del pervertimento ancora a cui portano gli animi degli offesi.

LEONE: Servir gl’infimi, ed esser servito da’ potenti, entrar ne’ palazzi e ne’ tuguri, con lo stesso contegno d’umiltà e di sicurezza, esser talvolta, nella stessa casa, un soggetto di passatempo, e un personaggio senza il quale non si decideva nulla, chieder l’elemosina per tutto, e farla a tutti quelli che la chiedevano al convento. Consigliata è la pace, la pazienza, la prudenza.

VERGINE: Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai. La ragione e il torto non si dividon mai con un taglio così netto, che ogni parte abbia soltanto dell’una o dell’altro. A saper ben maneggiare le gride, nessuno è reo, e nessuno è innocente. Dovete dunque parlar con voi stesso; ed ecco una parte di ciò che vi dite in quel tragitto: ché, a scriver tutto, ci sarebbe da farne un libro.

BILANCIA: La vita non è già destinata ad essere un peso per molti, e una festa per alcuni, ma per tutti un impiego, del quale ognuno renderà conto. Delle dimostrazioni se ne fanno tante a questo mondo, e per tante cagioni! Con l’amico avreste desiderato ora più che mai d’entrare in discorso, tanto per tastarlo sempre più, come per tenerlo in buona; ma vedendolo così soprappensiero, ve ne passa la voglia.

SCORPIONE: Dopo un lungo dibattere e cercare insieme, concludeste che i guai vengono bensì spesso, perché ci si è dato cagione; ma che la condotta più cauta e più innocente non basta a tenerli lontani. Comanda chi può e ubbidisce chi vuole. Dovete proprio vedere che è più impicciato che un pulcin nella stoppa.

SAGITTARIO: Di libri basta uno per volta, quando non è d’avanzo. C’è talvolta, nel volto e nel contegno d’un uomo, un’espressione così immediata, si direbbe quasi un’effusione dell’animo interno, che, in una folla di spettatori, il giudizio sopra quell’animo sarà un solo. Adelante, Pedro, con juicio.

CAPRICORNO: Per grazia del cielo, accade talvolta anche nel male quella cosa troppo frequente nel bene, che i fautori più ardenti divengano un impedimento. Chi, vedendo in un campo mal coltivato, un’erbaccia, per esempio un bel lapazio, volesse proprio sapere se sia venuto da un seme maturato nel campo stesso, o portatovi dal vento, o lasciatovi cader da un uccello, per quanto ci pensasse, non ne verrebbe mai ad una conclusione.

ACQUARIO: Senza esempi non si fa nulla. Non rivangare quello che non può servire ad altro che a inquietare inutilmente. Chi è in difetto è in sospetto, dice il proverbio milanese. Una delle più gran consolazioni di questa vita è l’amicizia; e una delle consolazioni dell’amicizia è quell’avere a cui confidare un segreto.

PESCI: Volete aver molti in aiuto? Cercate di non averne bisogno. È una storia la compassione un poco come la paura: se uno la lascia prender possesso, non è più uomo. È uno de’ vantaggi di questo mondo, quello di poter odiare ed esser odiati, senza conoscersi. Que’ prudenti che s’adombrano delle virtù come de’ vizi, predicano sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov’essi sono arrivati, e ci stanno comodi.

©Alessandro Morbidelli, 2015

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