roberta lepri (Page 3)

L’ORA DEL GIANICOLO Era nata nell’anno di Caporetto e per scaramanzia le avevano dato un nome che era insieme di un fiore e di un colore. Una bella bambina destinata alla felicità, l’unica femmina di quattro figli, perché Luisa era morta di spagnola e non contava. L’ombrellaia ebrea del restoleggi »

DOPO IL LAVORO, PRIMA DI CASA Mi accomodo all’ultimo tavolino del bar in cui vengo ogni tanto. Piango e non so il perché. Piango dentro e non c’è verso di far uscire una lacrima. E così adesso sono immobile, fermo. Poi di che cazzo mi lamento, in fondo la saluteleggi »

GUARDO QUESTA CITTÀ CHE SOFFRE L’ho visto mentre stavo andando in banca, era accanto al marciapiede, stretto tra il cassonetto e una macchina in seconda fila. Era già secco, immobile perché morto, morto perché senza più energia, riverso su un fianco. Maschio, le piume gialle dicevano che era un maschio.leggi »

QUELLA COSA SENZA NOME Sei dietro il vetro della finestra, con il naso appiccicato che fa l’alone di vapore. Respiri l’odore del tuo fiato, che sa del vino, del pane e dello zucchero che ti hanno dato a merenda. Per cena invece non hai voluto niente. Hanno insistito ma tuleggi »

NULLA DI PERSONALE È maggio. Scendi dal treno e mi baci. Perché lo fai prima di parlare, di sapere qualsiasi cosa di me. Non è normale baciare una sconosciuta. L’unica documentazione della nostra prima giornata è una foto con il nome di una strada. Lo so che pare inventato maleggi »

IO E TE DA SOLI Lei gli porse un bicchiere di vino e lui non lo rifiutò. Allungò la mano attraverso il tavolo e ne bevve un piccolo sorso. La gola gli bruciava e si sentiva già stordito. Lei sorrideva. Non facciamo niente di male: lo disse versandosi a sualeggi »

PUNTI DI VISTA Dal punto di vista del figlio di lei, il treno è sporco, fa caldo, sono in ritardo e sua madre ha sul volto un’espressione assurda. Lei ha iniziato a stranirsi qualche giorno prima, quando suo padre li ha chiamati per chiedere che lo raggiungano al nord. Sonoleggi »

Nell’epoca in cui tutto ciò che nasce entra nel web, Sdiario è in controtendenza (e non perché non ami il web, anzi è nato qui…). Con il reading “Dell’amore sono rimaste le maniglie” gli Sviaggiatori portano il sito Sdiario nel mondo. È un’opera collettiva, Sviaggiatori che leggono altri Sviaggiatori eleggi »