roberta lepri (Page 4)

HANGOVERIC È già tardi, dobbiamo uscire e lei come sempre non sa cosa mettersi. Si trucca, si pettina i lunghi capelli biondi e poi mi chiede se mi sembra che possa andare bene. Slip e reggiseno, tutti i vestiti sul letto, quell’espressione sul viso, buffa e gentile. Sospesa, come laleggi »

SUGAR SHOWER A tavola leggi per me Lodoli, in auto i racconti di Murakami, e mi spieghi quanto e perché ti piacciono. Ti dico cosa provo mentre scrivo, e intanto facciamo l’amore. Andiamo insieme indietro nel tempo. A quando eri un giovane uomo amato dalle donne. E prima ancora unleggi »

  MI CASA ES TU CASA Maledetta petroliera che butti in mare il risciacquo della tua stiva diluito con sostanze più inquinanti del greggio stesso, pensa l’attivista di Greenpeace, mentre spara l’arpione dal gommone sulla tolda della nave. Vuole solo sbrigarsi e tornare indietro, e mostrare alla sua donna leleggi »

DEAR MARK Caro Mark, figurati che io ero uno di quelli che detestava i social. Poi però odio anche restare indietro, voglio dire, io ero giovane negli anni 70, sono uno che sgama il figlio che si fa le canne dal taglio del cartoncino che contiene le cartine per sigarette…leggi »

HANGOVER Mia moglie mi ha lasciato. Mia moglie mi ha lasciato e a me gira la testa. Vedo tutto nero. Da quanto tempo, non so. Non so più niente se non che lei non c’è più. Vomito e il mio vomito galleggia. La mia testa è una medusa piena dileggi »

Sei tornata. Come un animale che solo ogni tanto ama fare il randagio e starsene solo, così ora tu torni da me. Hai pronto un dono, un uccellino, una lucertola forse. Un articolo su un giornale scientifico, il risultato di una bella ricerca con i complimenti del mondo intero. Tuleggi »

FERRO AL CUORE Nel pomeriggio di un mese freddo, lui entrò nella mia cella. Aveva addosso un odore che non avevo mai sentito prima. Feci bene attenzione a non muovere un muscolo. Lo accompagnava sorella Irene, riconoscibile dal profumo di lavanda. Lui mise giù degli attrezzi pesanti, che fecero unleggi »

CHIAROSCURO NOI “Mio fratello si chiamava Bruno, mia madre Bianca. Io ero l’ago della bilancia e avevano deciso per me un’esistenza grigia, all’ombra della luce di lui e per mettere in chiaro le mancanze di lei. Che stanchezza sarebbe stata la mia esistenza bicromatica, se solo avessi assecondato i loroleggi »

NEL DUBBIO L’aveva raccolta come si fa con un animale trovato per caso. Era piccola, era piena di ferite e puzzava di un sacco di cose di cui lui non ricordava più l’odore, giovinezza compresa. Il suo era stato un gesto istintivo: lei gli si era buttata tra le braccialeggi »

TI VORREI DIRE Laura passa per casa trascinandosi dietro tutte le emozioni dei suoi diciotto anni: si agita continuamente, muove la testa bionda facendo in modo che i capelli facciano le onde, e muove spesso anche le mani, come per cercare di spiegare le cose che ha davanti, e dareleggi »