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Nino e il suo coraggio Nino non parla. Teme che succeda qualcosa, una cosa che non sa nemmeno lui; magari qualcuno che possa interpretare la vivacità dei suoi sei anni come una monelleria, cambi idea e lo riporti indietro dentro i suoi soliti pomeriggi fatti di corse dietro palloni bucati,leggi »

He sent you angels Questo non è un video. No, perché, se fosse un video, non lo guardereste mai. Nove minuti di immagini statiche (a parte un paio di minuti di immagini in movimento all’incirca a metà, se riuscite ad arrivarci) farebbero venir voglia di suicidarsi a un morto, ancheleggi »

Ogni uomo che nasce ha tre cose: un ventre da cui uscire, una mano che lo piglia e un segno zodiacale. Gli oroscopi funzionano, ma non tutti. Dicono il vero quelli vecchi, quelli nei giornali sgualciti, quelli rubati, quelli che incontriamo senza volerlo. Allora lascio che la sorte peschi daleggi »

Ogni uomo che nasce ha tre cose: un ventre da cui uscire, una mano che lo piglia e un segno zodiacale. Gli oroscopi funzionano, ma non tutti. Dicono il vero quelli vecchi, quelli nei giornali sgualciti, quelli rubati, quelli che incontriamo senza volerlo. Allora lascio che la sorte peschi daleggi »

DIAMONDS ARE A GIRL’S BEST FRIENDS Il compleanno di mia nonna era il 13 agosto. L’anno di nascita l’ho scoperto solo il giorno in cui se n’è andata. Aveva novantotto anni. Ne dimostrava sessanta a mala pena. È nata nel 1985, è morta il 19/10/2083. Fatico a credere che appartenesseleggi »

COME UN PESCE, MUTA. Il mare è vita. Rincorro l’onda mentre si arrotola e se fuori il tempo è piovoso, se il libeccio mi annoda i capelli o c’è troppa confusione, mi immergo. Sotto è pace liquida, nessun contrasto. Sotto, il pensiero è lento. I miei denti aguzzi raschiano leleggi »

Sgocciolature Il pavimento di legno usurato che scricchiola al mio passaggio. E’ macchiato, emana un forte odore di trementina e di solventi. Ricorda un’officina. Macchie di olio, polvere, legno scheggiato, colla raggrumata mista a colori solidificati. Ho steso un enorme pannello, ma la stanza è abbastanza grande per permettermi dileggi »

Hatch cock (o del covare l’amore sul divano) Davvero, non credo sia stata colpa mia. Si può usare un plaid rosso il quattordici di agosto? E, poi, si può guardare un film dei Bellissimi di Rete 4 con tanto di Sean Connery giovane e bello e credere di farla franca?leggi »

ARTE POVERA «D’ora in poi devi chiamarmi solo Maja». «Come l’ape?». «Sei una cretina! Maja come la Maja del Goya». «Desnuda?». «Oh, quant’è inutile parlar con te. Voglio essere chiamata solo Maja, gli altri nomi m’hanno stufato, per non dire dei cognomi». Sì, perché la mia amica Maja, prima dileggi »

Senza forzature Sono vestita troppo coperta per fare la puttana: pochi colori addosso tra il nero e il verde militare, un jeans sdrucito ma nemmeno troppo. Questi anfibi da uomo ai piedi, poi. I capelli, quelli sì che ingannano, di un biondo invadente e sfacciato che non mi sogno nemmenoleggi »