scrittore (Page 11)

Mi chiamo Petra Stuttgart, ma non è il mio vero nome. Dicono che dovrei avere circa trentacinque anni, e così c’è scritto sulla mia carta d’identità. La data sul documento è quella della mia nascita, il 14 febbraio. Di trentacinque anni fa. Ma non è la mia vera data dileggi »

Capitolo 10   Davanti al parcheggio chiuso, nell’aria irrespirabile, vicino all’edicola votiva della madonnina infilzata, un cumulo di carte si alzava in aria nel ricircolo dello scirocco. Sull’autobus che attraversava i balati, dove stava il chiosco delle granite, con il nugolo di cani cenciosi che ci sciamava attorno, una donnaleggi »

Capitolo 9   Dopo il matrimonio la tiritera iniziò di nuovo e arrivò anche l’inverno. Sulla gru gialla che interrompeva lo sguardo verso il porto c’era un gabbiano completamente adagiato con le palme sul metallo, avrei voluto chiedergli com’era questa città vista da lassù, mentre continuava a studiarmi con attenzione.leggi »

È sabato. Sono tutti chini con gli occhi sopra al foglio. Hanno dieci, undici anni. Il compito che ho dato loro è intrigante per qualcuno, una noia per qualcun altro. Succede sempre così, nei laboratori di scrittura che porto nelle scuole medie. Si aprono mondi, crollano certezze, tutto diventa materialeggi »

Cap. 8 Mio fratello Valerio è diverso, lui non ragiona più di tanto sulle cose e in un certo senso non si fa sangue malato. Con Valerio mia madre è sempre stata più tranquilla. All’epoca aveva una corporatura robusta e un ciuffo gelatinoso che gli pendeva sulla fronte, lavorava aileggi »