racconto (Page 55)

VIOLA Per Michael era ancora pomeriggio ma il buio colse la stanza. Le pareti alternavano riflessi da strada al rosso del mozzicone che si spegneva. Era l’ultimo a trasudare dalle labbra di Michael. Le sigarette le fumava come se baciasse Viola, mordendole il labbro superiore e pungendosi la lingua conleggi »

LA PELLE DEGLI ALTRI Manca poco. Per fortuna sono quasi arrivato. Si fa presto a dire che il quartiere è sicuro: non esiste sicurezza per chi è diverso. Qualche bullo si trova sempre, disposto a picchiarti e magari a violentarti contro un muro, mentre i suoi amichetti ti tengono fermo.leggi »

  QUESTA CASA NON E’ UN ALBERGO Questa casa non è un albergo. Quante volte me lo hai ripetuto, mamma. E non è che non ti ascoltassi è che era solo uno dei tanti rimproveri scherzosi che mi lanciavi dietro prima che uscissi da casa per andare con gli amici.leggi »

Felici come una Pasqua La dichiarazione di guerra mi venne consegnata per sms un sabato santo, intorno alle 18. Stavo preparando i cappelletti, il suo piatto preferito. A mia sorella avevo dato il compito di fare il brodo con il cappone, la lingua, lo spicchio di petto. Io mi sareileggi »

AL FREDDO E AL GELO La vergine tratteneva il bambino tra le braccia. Suo figlio. L’ambiente era umido,  claustrofobico, sotterraneo. La cantina della casa scavata nella roccia nera. C’erano scatole sparse ancora con i bossoli del fucile del nonno. Si gridava al miracolo: la Donna nera, bizantina, aveva dato allaleggi »

RIFLESSE Camminammo per almeno due ore. I piedi dolevano. Quando giungemmo nella radura le tolsi la benda sugli occhi. Lei era giovane, intensa e triste. Le sue lacrime combinate con un acido basico diventavano sale. Le dissi di fidarsi della mia voce, prima, e poi dei miei occhi. Gemelli deileggi »

  A tutti i padri di figlie femmine L’UNDICESIMO DITO Ho sempre amato le donne. Ne ho amate tante. Le ho dimenticate quasi tutte. Mi sono sposato, ma non ho smesso di apprezzarle. Poi è nata mia figlia e tutto è cambiato. Non riesco a pensare a lei come aleggi »