Fortunato Mannino (Page 5)

Fortunato Mannino è docente di Lettere e insegna all’Istituto Comprensivo Nosside-Pythagoras di Reggio Calabria.
Di formazione classica, dopo la laurea all’Università di Messina ha continuato gli studi presso l’Università La Sapienza di Roma, conseguendo la laurea alla Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari.
Si occupa anche di critica musicale e dal 2011 ha collaborato con il web-magazine SOund36.
Ha pubblicato "La biografia di Nessuno" per Città del Sole Edizioni e “Appunti e saggi di critica letteraria” per Il Rifugio editore.
È presidente dell’Associazione Culturale Scampoli, che ha come fine primario quello di ridare prestigio alla figura storica e letteraria di Giuseppe Fantino, romanziere e critico.

Se le menti più illuminate della fine del XIX e della metà del XX secolo avevano intuito dall’alto delle loro sublimi intelligenze i drammi sociali dei futuri secoli, a chi aveva capacità d’osservazione all’inizio degli anni 2000 la tragedia è apparsa in tutta la sua evidenza. Il crollo delle ideologieleggi »

Ho ascoltato diverse volte l’album di Raffaele Spidalieri quando esisteva solo in forma digitale, ma penso di averlo gustato solo quando l’edizione in Lp mi ha consentito di trovare il giusto tempo d’ascolto. Da persona ormai di mezz’età penso di poter affermare che se il cd da un lato haleggi »

Quando volgiamo lo sguardo indietro e pensiamo al mondo antico, inevitabilmente ne osserviamoammirati solo lo spettro. Intuiamo la magnificenza architettonica attraverso quel che resta di grandiopere, leggiamo estasiati le opere di artisti e pensatori scoprendo spesso quanto hanno influenzato lacultura occidentale, cerchiamo di ricostruire una possibile quotidianità attraverso corredi funerarileggi »

Osservare la realtà, estrapolarla dalla sua materialità e sublimarla in Arte è ciò che distingue l’artista dal resto del mondo. Il processo creativo s’innesca all’improvviso e come in questo caso è una pioggia improvvisa e sospirata ad avviarlo. Una pioggia che dà respiro ad una terra arida, ma nel contempoleggi »

Uno degli aspetti più belli dello scrivere di musica è la possibilità di esplorare un mondo in continua evoluzione. Mentre il music business ricicla se stesso sfornando prodotti preconfezionati, ci sonoetichette illuminate che producono album di grande spessore e una di queste è la Dark CompanionRecords. Un catalogo non vastissimoleggi »

La parola progetto è una di quelle che nel corso degli anni ha in parte mutato il suo significato e, in modo particolare in ambito musicale, anziché indicare qualcosa a lungo termine indica spesso qualcosa di estemporaneo e limitato nel tempo. Non per questo gli album hanno minore importanza maleggi »

La storia del prog degli anni ’70 è costellata di storie veramente intriganti e paradossali e fa sempre piacere avere l’opportunità di poterle raccontare. Una di queste è quella de L’Estate di San Martino, gruppo formatosi a Perugia nel 1975 che, nonostante concerti e riconoscimenti arriva ad incidere un sololeggi »

L’umanità da sempre guarda alla Natura nel tentativo di trovare risposte a dubbi esistenziali e paure o semplicemente corrispondenze con quelli che sono gli stati d’animo: al cielo affidiamo le speranze, i boschi materializzano le nostre paure, nelle montagne vediamo i nostri limiti e poi… E poi c’è il mare.leggi »

Queste righe prendono forma e colore non solo alla fine di molteplici ascolti ma a ridosso di quelle che sono la Giornata mondiale del libro, della Terra e la festa della Liberazione. La domanda che però mi pongo è: perché nel 2023 valori come quello della Cultura, della salvaguardia delleggi »

Raccontare Two Worlds, ultimo album del pianista molisano Antonio Artese non è semplice, è più facile abbandonarsi ad esso e lasciare che un jazz, divenuto ormai linguaggio dell’anima, ci trasporti in quella dimensione di serenità che una società sempre più liquida nega. Questa potrebbe essere la più empirica delle lettureleggi »