Io mio riscrivo

Io mi riscrivo. E faccio credere a me stesso di essere chissà chi.
Certo che sono proprio imperdonabile. E ogni notte cerco ricordi
da portarmi a letto. Il mio è il racconto della profondità in cui
vivo. Io, che non ho nemmeno un nome, grido il mio nome, ma
nessuno mi sente. Attendo il mio turno. Vengo dal nulla. E non
faccio che cercarlo. A volte, mi chiedo se è tutto vero. Ma se riesco
a mettere le mani addosso a quello che mi ha creato. Vado allo
scontro col tempo, insomma. E per prudenza mando avanti il mio
fratello gemello, quello cretino. In viaggio con me stesso dalla
mattina alla sera. Resta intatto, mi suggerisco. E non mi pento, no.

©Davide Marchetti

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