Il peso specifico della polvere

Non dare la colpa a me, mi dico. È così che ho preso l’abitudine di
misurare il peso specifico della polvere. Sì, ubriaco me stesso di
superamenti. Prendo la vita in corsa, con affanno, come se fosse
un bus. Non mi considero, tutto qui. Più che altro mi metto da
parte. Dò da mangiare alle stelle e sono da te, dico al mio riflesso
nello specchio. Io, io, io. Potrei rinunciare al cuore, non agli occhi.
Ma non posso non avvertire l’odore pungente della putrefazione.
Orrore che arriva ad accoppiarsi con l’orrore. Venire a capo di
niente è la mia specialità, quintessenza della religione di famiglia.
Eppure, ne sono convinto: io avrei la stoffa per esibire un io.

©Davide Marchetti

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