
Il mio io è scisso. Il mio calendario esplode di continuo. E il mio tempo non è gentile. Sì, il mio tempo è un gran maleducato. Mi dice cose che non vorrei mai sentire. D’altra parte, il mio tempo è fatto così, è gretto e spudorato. A causa sua mi ritrovo nella stagione mentale del caos. Vivo un aprile di sotterfugi. E il mio
orologio mentale (appunto) spacca il secondo. Nel senso che fa in mille pezzi i giorni di sole. Intanto, io provo a spiegarmi, in un certo modo, ma niente. ogni volta che sono sul punto di capirmi mi ritraggo spaventato. Sono rimasto invenduto, come un oggetto impolverato in vetrina che vive il suo distacco dal presente.
©Davide Marchetta