Fuori posto (Page 2)

Rosa solleva lo sguardo e lo posa avvilita su pacchi e scatoloni. Da qualche parte ha letto che lo stress da trasloco è tra i più alti, pari forse a quello da lutto. La sua casa le sembra un campo di battaglia, la sua vita un corpo sezionato col bisturileggi »

Il fischio del treno arriva da lontano e taglia l’aria gelida di questo novembre che sembra non finire mai. Fa freddo, ma io non sento né le mani intirizzite né la punta del naso ghiacciata: la mia fame di avventura è più forte di tutto, anche delle urla di mammaleggi »

Io lo sapevo: alla fine il vero problema sarebbe stato fingere. Fingere di avere paura, fingere gli attacchi di ansia, fingere gli incubi e le insonnie notturne. «Che cosa terribile ci sta succedendo, vero? Questo isolamento è orribile, ci toglie la libertà. Impazziremo tutti» era quello che sentivo dirmi daleggi »

Sticky

Prima ancora del dolore, fu lo stupore: quel colpo violento e improvviso alla tempia la sorprese e solo dopo il secondo pugno sulla nuca si rese conto dei lampi di dolore che le stavano attraversando la testa.La caduta sul pavimento le parve rallentata. Il suo corpo esile produsse un rumoreleggi »

Ferma sulla soglia della porta a vetri che dal salone portava al terrazzo, Onelia controllava che sul tavolino non mancasse nulla: la tovaglia di lino bianca con piccole farfalle ricamate a mano, il servizio da thè in porcellana inglese, l’alzatina con i biscotti alle mandorle, il vaso di cristallo conleggi »

Il mio corpo ha una ferita che sanguina da quasi quarant’anni. A intervalli irregolari ricorda sfacciatamente al mondo la mia decisione di essere incubatrice spenta, portatrice di vita mai in regalo ma di proprietà privata esclusiva. Se si nasce femmine, la dimestichezza col sangue la si acquisisce molto in fretta:leggi »

Ragazzo a gettoni seduto sulla mensola proprio come un giocattolo ma lo accendo e prende vita gioia automatica è per questo che voglio un ragazzo a gettoni. Silenziosa, scivolo fuori dal letto: i piedi appoggiano sulla moquette rossa e non fanno rumore. Le lenzuola, bianche, odorano di ammorbidente alla lavandaleggi »

“Il tuo più tenue sguardo facilmente mi aprirà benché abbia chiuso me stesso come dita sempre mi apri petalo per petalo” La punta acuminata e metallica sfiora la mia fronte e io, di riflesso, sorrido: la sensazione, quasi impercettibile, di freddo contro la pelle accaldata dall’eccitazione è piacevole, così comeleggi »

Irene, adesso cerca di calmarti e smetti di fare l’isterica.» Il mio tono avrebbe voluto essere fermo e deciso ma riuscii solo a innervosire ancora di più mia moglie che riprese con la tragedia greca: «Ci toglieranno nostra figlia! Avranno già avvertito i servizi sociali! Ne dichiareranno l’adottabilità!» Se c’èleggi »

Come ogni sabato pomeriggio, il ragazzo delle rose entra nel locale e gira fra i tavoli con discrezione. Non parla, sorride appena, come se avesse paura di infastidire il mondo. Gli uomini lo ignorano, alcune donne lo allontanano con un gesto della mano, altre comprano fiori per se stesse eleggi »