Fuori posto (Page 3)

A Teo, con affetto «Fa caldo, mi annoio, odio questo posto e ho voglia di non essere da nessuna parte, saliamo in auto e andiamo.»«Dove?»«Il più affanculo possibile.»«Andiamo a vedere il tramonto a Étretat.»«È abbastanza affanculo. Vestiti, prendi tre cose e ce ne andiamo da qui.» Non ami le autostradeleggi »

«Più gonfi, Ludmilla, più boccoli e più gonfi.» La signora Marisa impartiva ordini con lo stesso cipiglio con cui un comandante di nave pirata avrebbe incitato la ciurma all’arrembaggio.Dritta al centro della sala, i pugni sui fianchi come una novella ducessa Benita, la matrona era consapevole che la riuscita dellaleggi »

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“Lettere d’amore per chi ne ha bisogno”: i raggi di un sole obliquo e autunnale colpivano e mettevano in risalto la scritta bizzarra di un’ insegna in ferro battuto che non nascondeva i segni del tempo.“Strano – pensò l’uomo – passo sovente per questa via eppure è la prima voltaleggi »

Rosa solleva lo sguardo e lo posa avvilita su pacchi e scatoloni. Da qualche parte ha letto che lo stress da trasloco è tra i più alti, pari forse a quello da lutto. La sua casa le sembra un campo di battaglia, la sua vita un corpo sezionato col bisturileggi »

Il fischio del treno arriva da lontano e taglia l’aria gelida di questo novembre che sembra non finire mai. Fa freddo, ma io non sento né le mani intirizzite né la punta del naso ghiacciata: la mia fame di avventura è più forte di tutto, anche delle urla di mammaleggi »

Io lo sapevo: alla fine il vero problema sarebbe stato fingere. Fingere di avere paura, fingere gli attacchi di ansia, fingere gli incubi e le insonnie notturne. «Che cosa terribile ci sta succedendo, vero? Questo isolamento è orribile, ci toglie la libertà. Impazziremo tutti» era quello che sentivo dirmi daleggi »

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Prima ancora del dolore, fu lo stupore: quel colpo violento e improvviso alla tempia la sorprese e solo dopo il secondo pugno sulla nuca si rese conto dei lampi di dolore che le stavano attraversando la testa.La caduta sul pavimento le parve rallentata. Il suo corpo esile produsse un rumoreleggi »

Ferma sulla soglia della porta a vetri che dal salone portava al terrazzo, Onelia controllava che sul tavolino non mancasse nulla: la tovaglia di lino bianca con piccole farfalle ricamate a mano, il servizio da thè in porcellana inglese, l’alzatina con i biscotti alle mandorle, il vaso di cristallo conleggi »

Il mio corpo ha una ferita che sanguina da quasi quarant’anni. A intervalli irregolari ricorda sfacciatamente al mondo la mia decisione di essere incubatrice spenta, portatrice di vita mai in regalo ma di proprietà privata esclusiva. Se si nasce femmine, la dimestichezza col sangue la si acquisisce molto in fretta:leggi »

Ragazzo a gettoni seduto sulla mensola proprio come un giocattolo ma lo accendo e prende vita gioia automatica è per questo che voglio un ragazzo a gettoni. Silenziosa, scivolo fuori dal letto: i piedi appoggiano sulla moquette rossa e non fanno rumore. Le lenzuola, bianche, odorano di ammorbidente alla lavandaleggi »