Anna Martinenghi (Page 8)

Anna Martinenghi, nasce e vive in punto preciso delle “terre basse” della pianura padana, all’incrocio fra le province di Cremona-Bergamo-Brescia. Ha sempre avuto una grande passione per le parole: leggerle, scrivere, giocarci. Per anni ha ignorato questa passione, ma il virus latente l’ ha riempito di bolle come una varicella. Quando trova parole luminose le chiama “poesia” e il mondo diventa un posto migliore dove stare. Tra le sue pubblicazioni: Didascalie (Edizioni Cinquemarzo, 2008); Nuda (L’Autore Libri Firenze, 2009); Parole Povere (Linee Infinite, 2010); Fotosensibile (Franco Colacello, 2011); Il cielo di scorta (Linee Infinite, 2013). Il suo nuovo libro è Sei troppo grande per capire certe cose, Edizioni del Gattaccio, collana Sdiario.

Le sue rubriche
Storie in minigonna (racconti brevi che lasciano le gambe scoperte)
No-e-sie
Le antipatiche
Gli involuti
6 cose impossibili prima di colazione
Scorie
Tiramisù

R. ha dormito 3h e 55” minuti la notte scorsa, interrotte da continui risvegli: – 43 minuti di sonno profondo che non le basteranno per tutta la giornata, – 2h e 42 minuti di sonno leggero in cui si è girata e rigirata nel letto tirandosi dietro le coperte, –leggi »

  Mi dipingerò degli sguardi raccogliendoli da ogni dove il conforto dei luoghi da chiamare casa le strade che t’hanno visto bambino e s’illuminano la sera il colore di foglie e di tramonti sempre uguali sempre diversi lo scorrere del fiume che ci porta via il mare che ci ritornaleggi »

Sticky

    (tratto da una storia vera ascoltata al supermercato) «Si può sapere perché in questo supermercato non avete lo yogurt alla vaniglia da 500?» «Non deve chiedere a me, io espongo solo la merce e controllo le date di scadenza. L’assortimento lo fa il direttore…» «Sì, ma io mangio sololeggi »

SENZA FINE Cineforum del mercoledì. Inizio spettacolo 20:45. Cinema Ambra di Piazza Monteverdi. Lui arriva alle 20.30. Puntuale. Ogni mercoledì. Chiede un ridotto over 65. Allunga una banconota e la carta d’identità. «Non è necessario, ci vediamo ogni settimana», dicono le cassiere di turno con parole diverse. «Speravo di dimostrareleggi »

IL TEMPO È SERVITO «IL TEMPO È SERVITO – sono Francesca – in cosa posso esserle utile?» «Buongiorno Francesca, sono Antonio Catenazzi. Chiamo in merito alla previsione numero 5478 per il 25/06 acquistata sul vostro sito. Non era azzeccata e voglio essere rimborsato!» «Sono spiacente, signor Catenazzi. È sicuro di averleggi »

DENTI «Denti» fu la prima cosa che dissero. «Denti…» comunicò l’agente della volante accorsa sul posto. «Denti?» chiesero increduli i paramedici. «Denti» scrisse il medico di pronto soccorso sul referto. «Denti! Denti! Denti!» raccontò il primo dei malcapitati in mille interviste: «Vi dico che quella cosa aveva i denti!». «Dentileggi »

UNA CHE MI SOMIGLIA «Deve firmare qui…» ripete la ragazza dallo sportello con tono paziente. Mi indica per la seconda volta il modulo del versamento. Più che la voce è lo scintillio delle sue unghie glitterate a scuotermi dai miei pensieri. Resto imbambolata, non avrei mai pensato si potesse mettereleggi »

UNA BRUTTA COMPAGNIA Il vecchio John è sordo come una campana, lo è sempre stato, almeno da quando io sono il suo vicino di casa e sono passati un bel po’ di anni. Quando non si mette l’apparecchio acustico è un disastro; non sente la sveglia, il televisore rimane accesoleggi »

L’ARIA TRISTE DELLE CASE IN VENDITA “Solo l’ombra conosce i segreti delle case sbarrate, solo il vento respinto o sul tetto la luna che fiorisce” da “Ode alla casa abbandonata” – Pablo Neruda – L’aria triste delle case in vendita. Le persiane sconfitte dal sole implacabile e dal gelo silenzioso.leggi »

LA DONNA CON LA CODA Venne il giorno in cui alla famosa influencer non bastò più cambiare abiti, scarpe, accessori, trucco e capelli. Era ora di andare oltre. Era ora di fare davvero tendenza. Si mise in lista, anche se non esisteva una vera e propria lista d’attesa per ciòleggi »