FRIGORIFERO LUMINOSO
Se ti trovassi,
ti incarterei
come un piccolo albero.
E ti stringerei
dentro al mio cuore
freddo.
Giovanna Marmo
da “Occhio da cui tutto ride”
Le piace il caffè solubile.
Le piace incollare i bollini dei premi fedeltà.
Le piace il caffè solubile perché è ancora più sciacquato del caffè americano.
Le sembra che i premi fedeltà siano oggetti preziosi, per via dei bollini incollati.
Le piace grattarsi via le crosticine.
Le piace la pasta che rimane un po’ cruda al centro delle farfalle al sugo.
Le piace il segno che rimane dove si gratta.
Le piace il punto in cui le farfalle volano via.
Le piacciono le televendite.
Le piace ritrovare uno scontrino sbiadito, con la data e l’ora di dove è stata.
Le piacciono le televendite, quando il tipo grasso – vicino alla donna magrissima- sporca uno straccio con olio motore, sugo, rossetto, Nutella, pesto e vino rosso e poi mettono un cucchiaio di polverina magica nell’acqua e lo straccio torna più bianco della neve.
Le piace quando un libro ha ancora il prezzo in lire.
Le piace quando nei film piove fortissimo, per righe verticali, ma i due continuano a baciarsi, zuppi e indifferenti.
Le piace dei libri con il prezzo in lire, convertire le parole in euro.
Le piace pensare che i due che si baciano nei film dove piove verticale, poi vanno a casa e hanno la febbre altissima.
Le piace attraversare gli autogrill e guardare quelle cose che ci sono solo negli autogrill.
Le piace pensare di essere una dei due che ha la febbre altissima.
Le piace che tutti abbiano almeno una cosa comperata all’autogrill di cui vergognarsi.
Le piace che l’altro che ha la febbre altissima le dia la Tachipirina, le tocchi la fronte con le mani e dica: «No, non ce l’hai più…».
Le piace che nei frigoriferi e negli ascensori la luce rimanga sempre accesa. Fino a prova contraria.
Le piace impacchettare i regali. È la carta regalo a fare del regalo un regalo, altrimenti è solo una cosa. Magari comperata all’autogrill. Ma senza carta.
Le piace che ci siano persone luminose, come frigoriferi e ascensori, che lo scopri solo quando le apri.
Le piace avere un regalo dell’autogrill da incartare per una persona luminosa come un frigorifero e come un ascensore che sale e basta, che lei ha aperto a forza, facendosi dei graffi che gratta ostinata. E anche se non è stata ancora baciata sotto una pioggia fortissima e verticale, conta che succederà presto, per via della febbre, della Tachipirina e del mettere su l’acqua per le farfalle al sugo che hanno il cuore duro come il suo, ma volano via a macchiare stracci che non tornano più puliti, perché la polverina magica è tutta del tipo grasso vicino alla donna magrissima e il caffè solubile sciacquato non si cancella mai. Perché l’amore è tutta quella roba lì.
Le piace pensare che quando incontrerà il suo frigorifero luminoso, avrà già un regalo per lui, che è regalo per via della carta e dentro ha un libro che non è ancora stato scritto, col prezzo in lire e le parole fratto 1.936,27.
©Anna Martinenghi, 2020
©Foto di copertina di Sandra Giammarruto