Anna Martinenghi (Page 9)

Anna Martinenghi, nasce e vive in punto preciso delle “terre basse” della pianura padana, all’incrocio fra le province di Cremona-Bergamo-Brescia. Ha sempre avuto una grande passione per le parole: leggerle, scrivere, giocarci. Per anni ha ignorato questa passione, ma il virus latente l’ ha riempito di bolle come una varicella. Quando trova parole luminose le chiama “poesia” e il mondo diventa un posto migliore dove stare. Tra le sue pubblicazioni: Didascalie (Edizioni Cinquemarzo, 2008); Nuda (L’Autore Libri Firenze, 2009); Parole Povere (Linee Infinite, 2010); Fotosensibile (Franco Colacello, 2011); Il cielo di scorta (Linee Infinite, 2013). Il suo nuovo libro è Sei troppo grande per capire certe cose, Edizioni del Gattaccio, collana Sdiario.

Le sue rubriche
Storie in minigonna (racconti brevi che lasciano le gambe scoperte)
No-e-sie
Le antipatiche
Gli involuti
6 cose impossibili prima di colazione
Scorie
Tiramisù

LA DONNA CON LA CODA Venne il giorno in cui alla famosa influencer non bastò più cambiare abiti, scarpe, accessori, trucco e capelli. Era ora di andare oltre. Era ora di fare davvero tendenza. Si mise in lista, anche se non esisteva una vera e propria lista d’attesa per ciòleggi »

PRE-OBSOLESCENZA Sono una pre-obsolescente. Ancora per poco in realtà. Ho fatto quattro conti e la data di scadenza sulla mia etichetta si avvicina a grandi passi. È la natura di noi deperibili. Certo quando sei appena confezionata, con quella fragranza invitate di fresco che stuzzica gli occhi e invoglia all’acquisto,leggi »

STRAORDINARIA MANUTENZIONE «Cher è l’esempio più lampante di quanto una donna possa rimanere bella e sexy anche dopo i settant’anni». Il silenzio sarebbe stata l’unica risposta sensata a quelle parole, contare fino a dieci, pensare a come ritinteggiare il salotto, un altro bicchiere di rosso. Persino un equivocabile cenno delleggi »

IL TELEFONO PER VIVERE Ti guardo guardare il telefono come un libro di preghiere. Ogni giorno. Ti siedi sola, ordini una spremuta d’arancia e guardi nell’oracolo. Di te non resta che una buccia vuota, assorta, il viso illuminato, le mani di una scultura. La tua bellezza è solo per me,leggi »

ROSE 1. Come il colore e il fiore. Come il colore e il fiore, ma con le spine. Niente Viola quindi. Ha detto che si chiama così, anzi l’ha scritto. Si firma sempre e solo R. Non so nemmeno se sia il suo nome vero. Chattiamo da due anni. Maileggi »

TROLLEY 55-40-23. La mia misura è quella. Su per giù. Per i dettagli serve consultare le tabelle delle compagnie aeree. Una vita a dieta la mia. Se il mio peso aumenta, se prendo solo qualche centimetro sul girovita e non scivolo più in quelle patetiche rastrelliere di prova, smetto dileggi »

ACCIDENTI AL KARMA Charles Darwin non ha mai vinto il Festival di Sanremo. In compenso ora la teoria dell’involuzione – che questa rubrica si vanta d’aver perorato da tempi non sospetti – ha la sua bella sigla con tanto di coreografia. La civiltà dell’Apericena è davvero in pericolo: questa canzonetta,leggi »