Anna Martinenghi (Page 10)

Anna Martinenghi, nasce e vive in punto preciso delle “terre basse” della pianura padana, all’incrocio fra le province di Cremona-Bergamo-Brescia. Ha sempre avuto una grande passione per le parole: leggerle, scrivere, giocarci. Per anni ha ignorato questa passione, ma il virus latente l’ ha riempito di bolle come una varicella. Quando trova parole luminose le chiama “poesia” e il mondo diventa un posto migliore dove stare. Tra le sue pubblicazioni: Didascalie (Edizioni Cinquemarzo, 2008); Nuda (L’Autore Libri Firenze, 2009); Parole Povere (Linee Infinite, 2010); Fotosensibile (Franco Colacello, 2011); Il cielo di scorta (Linee Infinite, 2013). Il suo nuovo libro è Sei troppo grande per capire certe cose, Edizioni del Gattaccio, collana Sdiario.

Le sue rubriche
Storie in minigonna (racconti brevi che lasciano le gambe scoperte)
No-e-sie
Le antipatiche
Gli involuti
6 cose impossibili prima di colazione
Scorie
Tiramisù

ACCIDENTI AL KARMA Charles Darwin non ha mai vinto il Festival di Sanremo. In compenso ora la teoria dell’involuzione – che questa rubrica si vanta d’aver perorato da tempi non sospetti – ha la sua bella sigla con tanto di coreografia. La civiltà dell’Apericena è davvero in pericolo: questa canzonetta,leggi »

WANNABE «Secondo me David Bowie l’ha ucciso Carla Bruni quando ha cantato “Absolute Beginners”.» «Ecco perché Bob Dylan non si trova. Le è bastato miagolare “Blowin’ in the wind” su Instagram e ci siamo giocati il premio Nobel”.» «Guarda che ha chiamato: ha detto che non aveva parole.» «Snob Dylan.leggi »

SEGNI PARTICOLARI Sono uno che non dimentica le facce. È il mio superpotere. Dimentico ombrelli, date di compleanno, il minestrone sul fuoco, ma se incontro una persona, anche solo per cinque minuti, il suo viso entra di diritto nel mio archivio delle facce. Gran superpotere di merda, in effetti. Leileggi »

PRESENTE IMPERFETTO E FUTURO ANTERIORE «L’acqua non scende più» disse lei. Fu un sospiro. «Stanno arrivando». Lo pensarono entrambi. Tacquero. Toccava a loro. «Quanto tempo ci resta?». Rimaneva poco cibo, qualche pacco di minerale. Erano inchiodati in quell’appartamento da settimane, come le porte e le finestre. Luce e connessione andavanoleggi »

SEX BOMB Caro Kim Jong-Un, ti ho visto su internet, immortalato sotto un cappello di pelo, accanto a una bomba atomica miniaturizzata. So quanto ami questi giocattolini; ammiro quanto tu riesca a personalizzare ogni cosa con fascino e carisma. Non è da tutti avere armi di distruzione di massa realizzateleggi »

CRONACA DI UNA STORIA MAI ACCADUTA S’immagini la sala d’attesa di un ufficio pubblico. La s’immagini spoglia, disadorna, desolante: sedie di una plastica sconfitta, un pavimento fissato a lungo sotto le punte dei piedi, Yuri Chechi su un poster di qualche olimpiade fa. S’immagini di essere mutati in numero: P111,leggi »