Le origini

SCILLA – Ho gettato le mie vesti sulla sabbia e sono entrata nel suo ventre. Sapessi, Cariddi, la mia vita come cambia, lì, dentro la bocca del mare, dico. Non sento più dolore e sembro esistere solo a quelle profondità. Ma Glauco sembrava possederlo, muoverne le onde, mi implorava di amarlo, ma io non posso amare che il mare. Il mare e basta. Da quella volta non sono tornata più; come ha chiesto mio padre: “Scilla, se cederai alle onde diverrai…”

CARIDDI –  “Diverrai quelle onde, e altro ancora”.

©Marco Costantino opera fotografica
©Katia Colica testo

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