Tanto, prima o poi

Faccia attenzione.
A cosa?
Beh, mi creda, quando si cammina sulla corda sospesa nel vuoto, a così grande altezza e senza rete di protezione sarebbe meglio, molto meglio, prestare la massima attenzione a quello che si fa.
Non si preoccupi. Ci sono abituato. Lo faccio fin da piccolo.
Ah, allora non c’è bisogno che le ricordi che quando si rischia tanto è preferibile non distrarsi.
Prima regola: non pensare a niente, abbandonare il mentale, disfarsene.
Vedo che conosce le regole d’ingaggio. Bene. E non si dimentichi che è proprio come quando si salta giù da una nave che affonda.
Lo so, lo so. È dimostrato: pensare ti può essere fatale. La minima riflessione ti può fare perdere l’equilibrio.
Immagino saprà anche la seconda regola.
Seconda regola: piccoli passi.
Esattamente, un piccolo passo dietro l’altro.
E non devo guardare mai verso il basso: le ripeto, è da quando sono piccolo che cammino sulla corda sospesa nel vuoto.
L’abisso è là, sotto di noi, non se ne va.
Ci sta aspettando.
Proprio così, la fretta non è necessaria, glielo assicuro.
Tanto, prima o poi.

©Davide Marchetta

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