Oroscopo d’autore [13] di Alessandro Morbidelli

King

OROSCOPO D’AUTORE (Stephen King)
Il Re avrà i miei omaggi e i miei tributi. Il Re va citato a prescindere dalle occasioni.
Perché il Re è il Re. Oroscopo dedicato a Stephen King e ad alcune delle sue opere più famose.
Dedicato ad Alberto Cola.

ARIETE: Ci viene riferito che una pioggia di pietre è caduta da un cielo perfettamente sereno. Il “mi dispiace” è il pronto soccorso delle emozioni umane. Quasi nessuno scopre mai che le sue azioni feriscono davvero gli altri. La gente non migliora, diventa solo più furba. Quando diventi più furbo, non smetti di strappare le ali alle mosche, cerchi solo di trovare dei motivi migliori per farlo. Tieniti alla larga dai commenti. Non bere troppa acqua, la dilatazione del ventre rende spazio e lo spazio chiama il pieno. [Carrie]

TORO: Tutti noi facciamo quello che possiamo e dobbiamo accontentarci e, se non ci basta, dobbiamo rassegnarci. Niente è perduto per sempre. Niente che non possa esser ritrovato. Chiamalo come vuoi, sembra sia sempre lì in agguato, tempestivo e inflessibile, per rimettere in equilibrio i piatti della bilancia. È un ricordo che non ci si concede troppo spesso per timore che il continuo rivivere luminose esperienze le faccia appassire e scolorire per troppa esposizione alla luce, come le vecchie fotografie. [La zona morta]

GEMELLI: Quando ci lascia una persona speciale, una persona specialmente cara a tutti noi, troviamo difficile accettarlo, così può accadere che immaginiamo che non ci abbia veramente lasciati. Ogni tanto i suoni si affievoliscono, come il dolore, e allora resta solo la nebbia. Prima della nebbia ricordi l’oscurità: oscurità totale. In un libro tutto si svolgerebbe secondo i piani… ma la vita è sempre così pesantemente avvolta nel caos. Senti i rumori dall’altra stanza e sono rumori di stoviglie, di piatti, di preparativi. Ma tu non sei pronto. [Misery]

CANCRO:  Non ne puoi più di vivere in strada, solo come un pettirosso sotto la pioggia. Mai un amico da andarci assieme, un amico che ti dice da dove veniamo e dove stiamo andando e perché. Non ne puoi più della gente cattiva che si fa del male. Per te è come cocci di vetro piantati nella testa. Non ne puoi più di tutte le volte che hai voluto rimediare e non hai potuto. Puoi condurre un cavallo all’acqua ma non puoi obbligarlo a bere. Il fatto semplice è che il mondo gira. Puoi sederti e girare con il mondo o puoi alzarti in piedi per protestare e venire catapultato fuori. [Il Miglio Verde]

LEONE: Avrete sempre affetto per loro, ma certe volte le persone si allontanano troppo per poter tornare indietro. Si comincia con uno spazio bianco. Non deve essere necessariamente carta o tela, ma deve essere bianco. Bisogna stabilire l’orizzonte. Bisogna segnare il bianco. Un atto abbastanza semplice, ma ogni atto che rifà il mondo è eroico. Vorrete il nero golfo e la sommessa conversazione delle conchiglie sotto di voi. Avrete bisogno del mare bianco. E dei bisbigli della notte, per dormire. [Duma Key]

VERGINE: Proprio le cose che il mondo pratico archivia come effimere – per esempio le canzoni e la luce della luna e i baci – sono in certi casi proprio le cose che durano più a lungo. Possono essere sciocchezze, ma sconfiggono la dimenticanza. Invece di dire che finché c’è vita c’è speranza, o esortare ad affrontare le contrarietà con un sorriso, o rammentare che il buio è sempre più intenso prima dell’alba, o una delle altre mille cose appena cascate fuori dal culo del cane, tieni forte, semplicemente, tra le braccia. Perché in certi momenti abbracciare una persona e basta è quanto di meglio. [La storia di Lisey]

BILANCIA: Se la vita ti dà limoni, fatti una bella limonata. Quello che non sai non può farti male, vero? Se un uomo attraversa una stanza buia dove c’è una voragine, se ci passa a pochi millimetri, non c’è bisogno che sappia che c’è mancato un pelo a cascarci dentro. Non c’è bisogno di avere paura. Basta che le luci restino spente. La vita di ciascuno, quella vera, non la semplice esistenza fisica, comincia in momenti diversi. Certe volte la gente mente soltanto tacendo. Tutto quello che fate, si tramanda. Anche l’eco di un mistero. [La metà oscura]

SCORPIONE: La magia esiste. Allora vai senza perdere altro tempo, vai veloce mentre l’ultima luce si spegne, allontanati dal ricordo… ma non dal desiderio. Quello resta, tutto ciò che eravamo e tutto ciò che credevamo da bambini, tutto quello che brillava nei nostri occhi quando eravamo sperduti e il vento soffiava nella notte. Parti e cerca di continuare a sorridere. Trovati un po’ di rock and roll alla radio e vai verso tutta la vita che c’è con tutto il coraggio che riesci a trovare e tutta la fiducia che riesci ad alimentare. Sii valoroso, sii coraggioso, resisti. Tutto il resto è buio. [It]

SAGITTARIO: Non è colpa di nessuno. A meno che non esista Dio, s’intende. Se Dio esiste, allora è colpa Sua. E quando Lo vedrete, Gli darete un calcio nelle palle. È questo il destino della razza umana. Socievolezza. L’uomo può essere stato fatto a immagine di Dio, ma la società umana è stata fatta a immagine del Suo opposto. E cerca sempre di ritornare. Stavate andando in direzione della costa, ma il fatto che vi abbiano detto che non c’è nessuno vi ha come tolto il vento dalle vele. Allora vi fermate a godere del sole del pomeriggio, che penetra polveroso dalle finestre, dorato e immobile, come fa quando entra nei musei. E ridete, e ridete, e ridete. [L’ombra dello scorpione]

CAPRICORNO: Anche se avesse saputo la cosa giusta da dirvi, probabilmente non ve l’avrebbe detta. I discorsi distruggono le funzioni dell’amore. La parola è danno. L’amore non è quello che i poeti del cazzo vogliono farvi credere. L’amore ha i denti; i denti mordono; i morsi non guariscono mai. Nessuna parola, nessuna combinazione di parole, può chiudere le ferite d’amore. È tutto il contrario, questo è il bello. Se quelle ferite si asciugano, le parole muoiono con loro. Le parole rimpiccioliscono cose che finché sono nella testa sembrano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. [Stagioni diverse]

ACQUARIO: Il fuoco uccide qualsiasi cosa. Non smettono mai di fare male le vecchie ferite? Le lacrime che guariscono sono anche le lacrime che scottano e feriscono. Il mondo è duro. Non ci odia, ma nemmeno ci ama. Nel buio, i rumori rimbombanti si fanno più forti e un lento rivoletto di sangue cola lungo il dito medio. Redrum redrum redrum. Buio. Deriva. È solo un viaggio. È solo finzione. La maschera di seta fissa con le occhiaie vuote il soffitto dal tappeto del corridoio. Ne passerete tante, ma non brillerete. Per questo non vi succederà niente. E avrete di cui parlare. [Shining]

PESCI: È la totalità. Un’eco tanto vicina alla perfezione da non poter dire quale sia la prima voce e quale il suo ritorno. Per un momento tutto è chiaro, e nei momenti in cui accade, vedete quant’è sottile il mondo. È un meccanismo perfetto e bilanciato di voci ed echi che fanno da rotelle e leve, onirico orologio che rintocca oltre il vetro degli arcani che chiamiamo vita. Oltre? Sotto? Intorno? Caos, tempeste. Uomini con martelli, uomini con coltelli, uomini con pistole. Un universo di orrore e smarrimento circonda un palcoscenico illuminato, sul quale danzate per sfidare le tenebre. E solo voi potete ritrovare l’equilibrio, dopo averlo perduto. [22/11/’63]

©Alessandro Morbidelli, 2015

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