Lib(e)ro chi legge [2] Sete di Jo Nesbø recensito da Antonella Zanca

Ci sono nomi e autori che sono legati a generi ben precisi. Altri che sono tutt’uno col loro personaggio.
Ci sono autori che spaziano e scrivono tantissimo e autori che rimarranno nella storia per un solo libro.
Jo Nesbø è diverso da tutti.
Ha la forza narrativa di Stephen King e la passione per il suo personaggio che lega Simenon a Maigret. Ma, proprio come Simenon, è altro, molto altro, visto che si è cimentato in vari generi, scrivendo gialli/noir/thriller, ma anche stupende storie per bambini. Lui, che ha fatto il calciatore, ma che è bravo musicista, è inventore di storie che affascinano.
Jo Nesbø ha scritto un nuovo romanzo, Sete, con protagonista Harry Hole. Chi lo ha amato in tutte le storie precedenti, non si lascerà sfuggire questo nuovo aspetto dell’investigatore che è riuscito ad abbandonare l’alcool e a trovare felicità e amore. Cose delle quali lui stesso si stupisce.
Gli altri, quelli che non hanno mai conosciuto lo scrittore norvegese, hanno bisogno di qualche indicazione in più, per affrontare queste seicentoquaranta pagine.
La prima indicazione: le pagine vanno centellinate. Il piacere nella ricerca dei particolari mentre delinea i personaggi, rischiano di sfuggire se non ci si ferma e non li si ascolta. Fermarsi, e persino rileggere, è, per il lettore attento allo snocciolarsi delle parole fino a diventare quadro perfetto, piacere vero.
Seconda indicazione: anche l’ambientazione è una storia che ci insegna a conoscere Oslo, i suoi quartieri, le diverse comunità che la popolano.
Terza indicazione, a beneficio dei lettori che la considerano importante: la trama si snocciola con perfetto equilibrio, quella giusta dose di indizi e risposte che porta tutti noi ad arrivare alla fine completando la nostra esigenza di comprendere.
Il romanzo puntualizza anche particolari violenti, ma questo continuo su e giù, questo alternarsi di equilibrio e disequilibrio, vengono affrontati, da coloro che sono preposti a risolvere il caso (sì, si tratta di serial killer, ma si capisce subito dalle prime pagine, quindi non stiamo rovinando la sorpresa) con la stessa emozione di ognuno di noi. L’approccio è umano e normale. Nessun super potere, anzi. Addirittura ci si dice che anche la migliore squadra investigativa commette errori, si stanca, cede il passo, come farebbe ognuno di noi.
E, ritrovandoci, in ogni pagina, arriviamo alla fine come sempre, quando leggiamo un buon libro: col rammarico, proprio perché è finito.

© Antonella Zanca, 2017

Traduttore:  E. Kampmann
Numero pagine: 640
Anno edizione: 2017
Prezzo : 22 €
ISBN: 9788806231897
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