Dove vanno a finire le stelle quando viene giorno? – Gleemen

Dove vanno a finire le stelle quando viene giorno? Una domanda che potrebbe aprire un dibattito che durerebbe ore. La notte ha indubbiamente un fascino particolare: uniforma i paesaggi, sfuma i contorni alle cose e persino le espressioni dei visi, avvolti nella penombra, sembrano cambiare. Nel buio della notte c’è chi si perde e c’è chi alza gli occhi al cielo alla ricerca di risposte. E chi alza gli occhi spesso abbandona il corpo e inizia un viaggio lungo il corso della propria vita: si guarda indietro cercando risposte ai mille perché, si guarda avanti progettando il futuro, acquisisce quelle certezze che, come tutti i sogni, si dissolvono alle prime luci dell’alba.
Questa è la mia risposta alla domanda che fa da titolo all’ultimo album dei Gleemen. Non c’è una risposta giusta, non so se la mia in qualche modo è vicina al sentire del gruppo genovese, ma la corrispondenza almeno in alcuni brani è evidente.
Basti pensare all’evento tragico che sconvolge e condiziona la vita del protagonista di What I Wany To Say o al senso di frustrazione che si coglie in Le Tue Dita al Buio.
Riprendere in mano le redini della propria vita, lasciare tutto con il favore del buio e riporre nelle stelle le proprie speranze è quello che fa il protagonista del brano Sulla Collina. Nell’album sono presenti anche due interessanti cover dei Beatles: Tomorrow Never Knows (Revolver) e Within You, Without You (Sgt. Pepper’s). Anche la scelta di questi brani sembra rimarcare sia la difficoltà di vivere un presente sempre più arido e sia l’unica possibilità di viverlo trovando forza e giuste motivazioni dentro di sé.
Dove vanno a finire le stelle quando viene giorno? è solo il terzo album dei Gleemen ma la loro storia e le loro sonorità prog rock partono da quella galassia di gruppi, spesso inestricabile, nati alla fine degli anni ’60. Di quegli anni è il primo album poi i singoli componenti si divideranno / evolveranno in altre realtà musicali. Una scena musicale molto fluida ma gli appassionati non avranno difficoltà ad associare il nome di alcuni componenti dei Gleemen ad un album che, grazie anche alla celeberrima copertina firmata da Guido Crepax, ha fatto storia: Nuda dei Garybaldi.
Nel 2013, grazie anche ad un’etichetta illuminata come la Black Widow Records, il gruppo si riunisce intorno alle figure storiche di Maurizio Cassinelli e Angelo Traverso e pubblica Oltre…
Lontano, Lontano,
tra gli ospiti anche il chitarrista Bambi P. N. Fossati, membro del nucleo storico della band. Trascorrono altri dieci lunghi anni e sempre per la Black Widow Records esce Dove vanno a finire le stelle quando viene giorno? Ancora una volta a guidare la reunion del gruppo è il batterista nonché voce Maurizio Cassinelli affiancato dal chitarrista e tastierista Marco Zoccheddu, che era già presente nell’album precedente. Una storia ben più complessa di quella che ho riassunto, che si dipana lungo mezzo secolo e che rispecchia quella fluidità tipica di un’epoca.
Dove vanno a finire le stelle quando viene giorno? dimostra che quell’epoca non è mai finita e ha ancora tante cose da insegnare.

La Black Widow Records si conferma ancora una volta etichetta illuminata: restituisce pezzi di storia e propone i migliori gruppi emergenti della scena nazionale e internazionale. L’album dei Gleemen, come tutti gli album di grande caratura, ha un’elegantissima edizione in 66 copie numerate in vinile azzurro.

©Fortunato Mannino

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