Claudio Giambruno – Overseas

La proposta musicale di oggi farà felici gli amanti del sassofono e delle calde ed evocative atmosfere che le sue note ricreano. Se poi a firmare l’album è Claudio Giambruno e i suoi compagni di viaggio sono il pianista Andrea Rea, il contrabbassista Dario Rosciglione e il batterista Amedeo Ariano il risultato finale non può che essere eccellente. Sciorinare i curricula dei quattro musicisti ha poco senso perché stiamo parlando di talenti di caratura internazionale. Meglio, dunque, lasciare spazio a Overseas: nove brani in tutto, quattro dei quali sono composizioni originali di Claudio Giambruno e i restanti un tributo ai grandi del jazz e non solo. Basta aprire il cd e leggere la nota di Seamus Black, sassofonista tra i più noti e influenti a livello mondiale, per capire che ci si trova di fronte ad un album importante e che si spera non venga apprezzato solo all’estero.

Non è un caso, fatta questa premessa, che Claudio Giambruno sistemi esattamente a metà del percorso di Overseas Sea Muse. Per lui che è siciliano, e come per tutti quelli che abitano e vivono sulle sponde Mediterraneo, il mare è fonte inesauribile d’ispirazione. Da queste terre si parte ma a queste terre si resta legati per sempre: c’è un paesaggio in perenne movimento e un’umanità che non hanno eguali al mondo. E se il titolo nella sua forma scritta richiama le origini e l’affetto per la propria terra natia, foneticamente risuona esattamente come il nome dell’autore della nota di copertina e dunque è da intendersi come un tributo / dedica all’amico e al maestro. La mediterraneità la ritroviamo anche nelle atmosfere malinconiche della celeberrima ‘Na Voce ‘Na Chitarra e ‘o Poco ‘e Luna. Una mediterraneità che s’incanala e si sublima in quella che comunque è la tradizione jazzistica di matrice hard-bop. La sensazione, dopo aver premuto il tasto play del vostro lettore, sarà quella di essere stati catapultati in un fumoso locale newyorchese: a questo punto, con un buon whiskey scozzese e un buon libro… La serata va.

©Fortunato Mannino

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