Carta bollata

Lei è la persona che dichiara di essere?
Sta parlando con me?
Mi pare.
Certo che lo sono.
Cosa?
La persona che dichiaro di essere. Me l’ha appena chiesto.
Ah, già.
Ed è sicuro di poter affermare che non c’è un dietro le quinte?
Mi guardi.
In che senso, scusi?
Mi guardi negli occhi, dico.
Ma che significa?
Lo sguardo non può mentire.
Ah, ecco. Comunque, risponda in maniera più chiara, per favore.
Non capisco.
Mi spiego: è il suo uno sguardo che non può mentire, oppure è lo
sguardo – lo sguardo in generale – che non mente?
Ho capito.
Bene. Da questo modulo risulta che lei non ha fatto studi regolari.

Esatto, con me stesso sono sempre stato un autodidatta.
Nessuno le ha insegnato a disfarsi della sua identità?
No, ho imparato tutto da solo.
Nessun maestro?
Nessuno.
E adesso presenta regolare domanda per accedere alla Verità.
Sì, mi hanno detto che è questo l’ufficio per.
Lei vuole sapere del senso della vita.
Proprio così. Il senso della vita. Ne ho diritto?
Uhm.
Cosa c’è che non va?
La carta.
Quale carta?
Questa è carta semplice.
E allora?
La domanda va presentata su carta bollata.

©Davide Marchetta

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