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Sdiario

#ultimogiornodigaza #gazalastday

I remigranti

Tutto ciò che leggo infiamma la mia fantasia, che si tratti di un romanzo o di un articolo di politica. Sbagliano infatti coloro i quali considerano quest’ultimo argomento tedioso e indigesto, si vantanoaddirittura di adoperarsi per mantenere una costante distanza con esso, non leggono quotidiani, non si interessano a leggi

Le mie ombre

Nel mio buio apro la mente ai nuovi inganni. Distolgo il mio sguardo, ma il cuore no. Insomma, ancora dilapido ciò che non ho: tempo. Poi, d’improvviso, spunta fuori un me giovane. Preziosiregali della selva-oscura di cui farei volentieri a meno. No, non me lo dimentico il tempo. Ma sono

INNAMORARSI DI BRUNO GANZ

Innamorarsi di Bruno Ganz in Pane e tulipani che poi è innamorarsi dell’amore per come dovrebbe essere travolgente e garbato disperato e speranzoso attento e paziente folle e totalizzante probabilmente sbagliato per questo vero ©Anna Martinenghi©Podcast: voce Viviana Gabrini, regia & editing audio Lenny Farmer

Aprile di sotterfugi

Il mio io è scisso. Il mio calendario esplode di continuo. E il mio tempo non è gentile. Sì, il mio tempo è un gran maleducato. Mi dice cose che non vorrei mai sentire. D’altra parte, il mio tempo è fatto così, è gretto e spudorato. A causa sua mi

Compiuta coincidenza

Ci pensi mai a quando saremo fuori dal limite del tempo? Quando per ogni cosa avremo l’infinito senz’affanno la calma dovuta allo stropicciare di papaveri il lento sostare lungo la riva del fiume l’inizio non sarà

Discorso d’insediamento

Abitiamo un mondo totalmente personalizzabile. Possiamo scegliere chi siamo componendo un avatar che si sparerà le pose sui social al posto nostro, poi un amico ti fa notare che il tuo personal pupazzoè pieno di capelli

La mano di mamma

Quella mano bianca che spunta dalle macerie è quella di mamma. Lo so, perché ha il segno della cicatrice sul polso, di quando quel soldato l’ha colpita con il calcio del mitra, mentre lei cercava di

Stay human

– Ma tu ti ricordi com’era… prima?– Prima della Nakba?– Sì, prima della Nakba.– Ero un ragazzino, sono passati tanti anni.– Ma niente niente?– L’odore degli aranci.– L’odore degli aranci?– Sì, mi svegliava ogni mattina. Aranci

Inferno di uomini

Beato l’uomo che non conosce cieli di guerra che non ha camminato sulle macerie della propria casa sepolto un figlio ucciso la carne d’altri figli Beato l’uomo che non conosce inferno d’uomini e beati coloro che

La bambina con la Barbie

Se mi avesse lasciato un biglietto, se mi avesse detto: “Torno tra poco”, l’avrei aspettata in piedi.Ché io così so fare. Mi riesce bene. In piedi con il vestito buono, quello delle feste. Con le scarpe

Anime inquiete

Noi anime inquiete paghiamo prezzi altissimi per le nostre buone intenzioni frughiamo il futuro come un ladro da disarmare abbiamo cuori in allarme che disturbano la notte siamo troppo veloci e troppo lente asincrone col presente

Atto di dolore

Cosa si prova prima di morire? Dolore? Paura? Terrore quanto meno. E la luce in fondo al tunnel? È solo una spia tipo accensione del televisore che alla fine si spegne e finisce tutto? Poi c’è

Il reato sono io

Mi colgo in flagranza di reato. E il reato sono io. Così diceva. E aveva il viso stagionato come il legno. Provava a spiegarsi: Mi cerco fra ciò che scrivo. Intanto, si gustava il momento, come

Tipi a posto

Quanto devi scontare? Altri dieci anni di reclusione corporale. Per un’anima non sono molti dieci anni. Lo so. E hai pensato a cosa farai dopo? Una volta uscito, dici? Ma, guarda, per dire la verità non

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