
Ormai da tempo si allenava a non respirare. A volte, semplicemente lo dimenticava. E trascorrevano lunghissimi secondi prima che lui riprendesse fiato. Non ho mai saputo niente, diceva. E mi sono sempre mosso in mezzo a gente che sapeva tutto. Come si può resistere per tanto tempo senza essere scoperti?
Un collezionista di attimi, diceva, ecco cosa sono diventato.
Amava rileggere il passato perché era un punitore di se stesso. In tal senso, era ossessionato dalla sua stessa scrittura che tutto decideva. Come un grande stratega, ogni mattina, decideva chi avrebbe attaccato e a chi avrebbe concesso una tregua.
©Davide Marchetta