Segni diVersi (Page 8)

La scrittura è pericolosa. Mi fa paura, come lo specchio. Scappa da tutti i lati. Mi riflette. E mi nega. La sento respirare nel buio. Mi fa inventare la verità. È una menzogna così vera che non c’è bisogno di mostrare che esiste. Mentre scrivo, io stesso non esisto più. Eppure, godo nel vedere, nel toccare finalmente. Un piacere che è dolore. Posso essere sul rigo, nella pagina. In un’idea. Ma non sono io. La scrittura mi seziona. Mi annulla. Non mi fa diventare. I vocaboli di cui si nutre sono la mia pelle, i miei occhi, il mio sangue. Ma negano indifferenti ogni mia identità.

Ci sono dei versi che non mi danno pace: E come avvien quand’uno è riscaldato, / Che le ferite per allor non sente; / Così colui, del colpo non accorto, / Andava combattendo ed era morto. E in particolare è quel del colpo non accorto, / Andava combattendo ed eraleggi »

All’interno di una nidiata di ragionieri, se ne distingueva uno dalle piume grigie, particolarmente grande e goffo. Sebbene la madre avesse cercato di accettarlo nonostante le sue differenze, il piccolo venne ben presto emarginato dai suoi simili: il duro trattamento che gli venne riservato lo indusse dopo un po’ aleggi »