
Sono quasi certo che guardando la copertina dell’album alcune domande saranno nate spontaneamente in chi legge: Camadamia? Che sarà mai!?! Camaleoni!?! Titolo dell’album o nome del gruppo?!? E quei cinque tipi che campeggiano in copertina illuminati dai colori dell’arcobaleno, perché sembrano guardarmi con aria di sfida? Tutte domande legittime che meritano una risposta.
Cominciamo col dire che Camaleoni è il nome del gruppo e Camadamia è il titolo del loro album
d’esordio. Il nome nasce dalla fusione dei nomi: camaleonti e leoni. Il perché di questa scelta è
facilmente comprensibile ascoltando gli otto brani di un album che è da considerarsi come
l’incontro di cinque personalità artistiche accomunate da un unico obiettivo: proporre una musica
che sappia conciliare le diverse anime del gruppo e che stupisca e affascini l’ascoltatore. E infatti la
creatività e l’energia sono rappresentate dal leone e la musica, che spazia dal jazz contemporaneo al
funk, dal camaleonte. A questo punto il senso della copertina è quasi tutto chiaro. Camadamia per
quanto abbia cercato è un nome che non ha significato, per cui immagino che sia stato scelto sia
perché ha un bel suono, sia perché le due sillabe iniziali sono uguali a quelle del nome del gruppo e
non ultima per la volontà di rafforzare l’idea di base del progetto. L’ascolto degli otto brani (tutti
originali) che il giovane quintetto milanese propone non delude, anzi evidenzia sia una grande
sinergia tra i singoli sia il gran lavoro di sintesi tra le diverse visioni musicali. La varietà di registri
e la qualità di ogni singolo brano fa di Camadamia un album godibile dall’inizio alla fine. La
scelta di proporre alla fine di queste righe la romantica / malinconica My Eyes On You è
semplicemente una scelta assolutamente personale e umorale. Vi ho voluto cogliere il tempo che
passa, i volti delle persone che ho incontrato lungo la via, la malinconia del tempo presente ma sono
solo suggestioni personali, frutto del potere evocativo della musica. Potere evocativo che solo un
bell’album può avere quindi un plauso ai Camaleoni per questa opera prima. L’augurio che mi
sento di fare al gruppo è che tengano sempre presente la definizione che si può leggere sul lato
sinistro del cd: predatori a sangue freddo del groove.
©Fortunato Mannino
Camaleoni
Blue Art Promotion
Rosario Moreno