viviana gabrini (Page 4)

Dal cassetto della memoria sono usciti un gatto un costume da bagno un dopobarba Senza motivo Ricordi non richiesti hanno bussato alla porta intatti senza una piega manco le camiciole dei testimoni di Geova la domenica mattina Il gatto era grigio il costumino a onde di azzurro il dopobarba eraleggi »

La vita è una poesia che non comprendo la sento non sempre la capisco specie nelle ore scure Mi faccio setaccio lascio passare solo quel che conta ma sono io a dover passare a lasciarmi comprendere Perché se c’è poesia c’è un interruttore che accende luce da qualche parte dallaleggi »

La smisurata maternità del melograno parla alle mie mancate le parole sviliscono il silenzio non è necessario riempire il vuoto di un altro nulla Così splende la fine della stagione matura mi piange il cuore quando i frutti del futuro restano a marcire sul ramo ©Anna Martinenghileggi »

Si rende noto alle signorine e signore tutte e anche le bimbe si ritengano avvertite che in codesta società detta civile è severamente vietato ingrassare invecchiare abbruttire appassire afflosciare trasandare pena la sparizione sociale La bruttezza è colpa grave per non parlare dell’originalità che gravemente verrà punita che ve loleggi »

Settembre toglie tutte le scuse le foglie dagli alberi allunga maniche e brume Ha case piene di cose da fare scuole e palestre da riempire sensi di colpa da suonare a chi non rimane il mare Vendemmia l’estate l’ultima luce chiacchiere di cicale canti di grilli ubriachi al karaoke Faleggi »

La donna si fermò sulla soglia del locale gettando uno sguardo rapido attorno: la sala della caffetteria-osteria della stazione ferroviaria era gremita di viaggiatori che in quel momento stavano pranzando, ma le ci volle solo una manciata di secondi per individuare il posto migliore per sedersi.Stringendo la borsa nera alleggi »

C’era l’estate i fuochi sull’acqua un’orchestra di grilli e cicale nel buio nel respiro del fiume magro Lo spegnersi del tramonto accendeva catenelle di lampadine le luci della fiera il tornare bambini a tempo Sul cielo di vetro caldo si scioglievano le stelle una notte buona per il tango perleggi »

Mi sono data la pazienza che non ho un tempo lungo da imbrigliare un puledro selvaggio da addomesticare Immenso il mare se la nostra misura è il cucchiaio temibili le ore quando sono vuote Se siamo chiusi nulla entra anche ciò che tanto desideriamo Persino Godot è arrivato perché nonleggi »

Le poesie stanno in un posto nascosto ninfee nello stagno chiavi in officina starnuti di Mangiafuoco fragoline di bosco Non si scrivono si vanno a prendere ci si mette in viaggio si diventa piccoli o vecchi si mangiano dolcetti s’ingoiano rane si attraversano silenzi e vigne per andarle a cercareleggi »